La sfida dell'MTC di questo mese verte su un unico ingrediente: la castagna!
Sfida apparentemente facile!
Provengo dall'Irpinia, territorio particolarmente vocato alla coltivazione delle castagne. In particolare il mio paese natio è circondato da castagneti e noccioleti che ogni anno ci regalano bei frutti. Le castagne sono consumate in svariato modo: bollite per essere trasformate in purea da congelare e usare tutto l'anno, come caldarroste, trasformate in marmellata, trattate con metodi particolari (e naturali) per la conservazione del frutto tal quale. Molte sono le ricette tipiche preparate, in particolare dolci.
Potrete immaginare come la castagna per me sia un frutto assai caro: quante ne ho raccolte, sgusciate e cucinate proprio non ve lo potete immaginare! Decidere sull'infinità di ricette che si sono subito affacciate nella mai testa, quando Serena ci ha proposto questa bellissima sfida, non è stato certo semplice. Allora ho pensato di usare le castagne in un modo diverso dal solito, non per preparare un dolce ma un primo piatto, utilizzando un prodotto del nostro territorio rinomato e molto apprezzato: le castagne del prete chiamate anche castagne del
monaco.
Prodotte ancora oggi con i metodi di una volta, che ne esaltano il caratteristico e particolare sapore di dolce e affumicato, le castagne del prete rappresentano il vanto di una tradizione agroalimentare tipica di molte zone, in particolare Montella, nella provincia di Avellino.
E siccome il mio è anche un paese dove per tradizione si prepara molta pasta di semola a mano, ho deciso di preparare una pasta ripiena utilizzando ingredienti poveri e di stagione. E' vero che oggi come oggi i porcini non hanno la fama di essere ingredienti poveri, ma vi assicuro che se andate a raccogliere castagne non è difficile trovarli sotto le foglie.
Il sapore di dolce e affumicato si è sposato alla perfezione con la delicatezza della zucca e della ricotta vaccina usate per completare il ripieno di questi ravioli che vi propongo oggi.
Per chi è particolarmente curioso ed ha ancora voglia di leggere.
Le castagne del prete vengono raccolte e subito essiccate su graticci utilizzando il calore emesso dal fuoco sottostante creato dalla legna di castagno, è proprio questo sistema che conferisce al prodotto il suo caratteristico sapore di affumicato; successivamente i frutti essiccate e tostati al forno sono reidratati in acqua, in questo modo si conservano per mesi.
Fu proprio un frate, a cui caddero delle castagne in un fiume a scoprire che asciugandole in forno esse assumevano un caratteristico sapore e soprattutto si conservavano più a lungo.
Ravioli con zucca, castagne del prete e porcini
Per la pasta
- 150 g di farina 00
- 150 g di farina di semola di grano duro
- 2 uova
Per il ripieno
- 300 g di zucca cotta al forno e frullata
- 5 castagne del prete
- 200 g di ricotta vaccina
- Sale
- Pepe
Per il condimento
- 300 g di funghi porcini
- 5-6 castagne del prete
- 2 agli
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale
- Preparare la pasta. Fare la fontana con le due farine, rompervi al centro le uova e batterle con una forchetta, quindi iniziare ad amalgamare la farina al centro della fontana. Impastare bene con le mani, addizionando 2 cucchiai di acqua fredda se necessario, per ottenere un panetto molto soffice. Avvolgere in un canovaccio pulito e lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
- Preparare il ripieno. Pulire le castagne, privandole della buccia esterna e della pellicina interna e tritarle grossolanamente con una mezzaluna. Amalgamare alla ricotta la purea di zucca, il sale, il pepe e, per ultime, il trito di castagne. Il composto deve essere morbido ma sostenuto.
- Stendere la sfoglia molto sottile (per le paste ripiene è meglio usare una macchina per la pasta, io uso fino alla tacca 5) e disporvi sopra il ripieno in piccoli mucchietti alla stessa distanza, quindi ripiegare la sfoglia e confezionare i ravioli con la rotella dentata o con un apposito taglia-ravioli. Disporre man mano su un piano infarinato.
- Preparare il condimento. Pulire i funghi dai residui terrosi e tagliarli in fette grosse. Saltare l’aglio nell’olio d’oliva e rosolarvi brevemente i porcini, quindi addizionare le castagne del prete pulite e tritate in pezzi grossi e continuare la cottura per 6-7 minuti. Salare e pepare a piacere.
- Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli e condirli con il condimento preparato.
fantastico! anche io mi cimento oggi, e con una ricetta simile ;)
RispondiEliminanaty che meraviglia questi ravioli
RispondiEliminacome mi piacerebbe poterti incontrare almeno a natale siamo cosi vicine e sembra cosi lontane
avremmo fatto tante cose se stavi a benevento o io da te ...
Una meraviglia di piatto con tutti i sapori dell'autunno, complimenti! :)
RispondiEliminaNon conoscevo le castagne del prete. Grazie anche per la sua storia! E' proprio vero che da "errori e rimedi" vengono fuori le cose più buone!
RispondiEliminaLa ricetta è stratosferica! Le foto...bellissime! Complimenti!
adoro la manualità, i gusti e l'eleganza delle foto....
RispondiEliminadavvero complimenti! un piatto super gustoso e eseguito a regola d'arte!
RispondiEliminaciao!! che bella ricetta!! mmmm buona!!! vieni a scoprire anche le mie nella rubrica #kitchentrouble su http://www.styleandtrouble.com/2013/11/sformato-di-zucca-con-cuore-filante.html !! ti aspetto ogni domenica!!
RispondiEliminaciao Natalia, complimenti per il post molto interessante, un piatto molto particolare questo di oggi, un signor primo molto gustoso e prelibato suppongo, grazie per la ricetta, buona settimana rosa a presto.)
RispondiEliminain bocca al lupo per il contest,
Sono settimane che mi riprometto di fare i tortelli alla zucca... ma ogni volta finisce in pentola per altro... i tuoi sono veramente invitanti! UN bacion LA
RispondiEliminaoooooh finalmente!!!!!!
RispondiEliminaavevo sentito parlare di queste fantastiche castagne del prete e giusto non vedevo l' ora di vederle "in azione" : ))
questi ravioli hanno il cuore di castagna ma anche di tradizione, di amore, sanno di quelle cose antiche che a me piacciono più di ogni altra cosa.
grazie grazie grazie di aver fatto una ricetta così..
non conoscevo queste castagne, ma le hai usate al meglio per un primo con i fiocchi.
RispondiEliminaBaci
Io Io ho voglia di leggere queste belle storie di prodotti e tradizioni!
RispondiEliminaNatalia che bel post!
E che buoni devono essere questi ravioli!
Grazie!
Spettakolo!!!!!
RispondiEliminaletto tutto. Dall'inizio alla fine. E aggiungo che mangerei anche tutto. e chiederei il bis. Gran bel piatto, autunnale, caldo, corroborante, equilibrato e impegnativo, sotto il prodilo della preparazione. Ma i risultati premiano te e noi! complimenti davvero! bravissma!
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