lunedì 24 febbraio 2014

Muffin con yogurt e panna e gocce di cioccolato


Qualche giorno fa la mia bambina mi ha chiesto i muffin. Sbirciando nelle ricette di Carla Emilia, la recipetionist di febbraio,  ho trovato questa che faceva al caso nostro. Non ho cambiato nulla della ricetta, ho solo aggiunto delle gocce di cioccolato per renderli ancora più golosi.


Muffin con yogurt e panna e gocce di cioccolato
Dosi per 12 muffin
Pirottini e portamuffin Guardini
- 200 g di farina
- 1 uovo
- 80 g di burro morbido
- 50 g di zucchero
- 150 ml di yogurt (il mio un vasetto da 125 g)
- 4 cucchiai di panna fresca
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 1 piccola arancia ed 1 piccolo limone bio
- gocce di cioccolato
- Zucchero a velo per guarnire

- Montare il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida, addizionare l'uovo sempre battendo, poi lo yogurt e la panna.
- A parte setacciare la farina, il lievito, la vanillina e la grattata di agrumi (io ne ho usati metà) ed unirvi i liquidi.
- Mescolare per ottenere un composto piuttosto granuloso ed aggiungere per ultimo le gocce di cioccolato
- Posizionare i pirottini nello stampo portamuffin e dividere il composto preparato.
- Infornare a 180°C in forno statico per circa 20 minuti
- Sfornare, raffreddare e polverizzare con lo zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo al "the recipetionist" di febbraio



sabato 22 febbraio 2014

Pane aromatizzato al tartufo nero a lievitazione naturale


Negli ultimi periodi faccio spesso pani aromatizzati! Si mangiano da soli, si prestano bene con qualunque accompagnamento e bruschettati sono ancora meglio.
Non potevo non provare a fare un pane aromatizzato al tartufo. Il pane è ottimo, per la quantità di tartufo regolatevi con la loro intensità di profumo e sapore. La prima volta (pane della foto) su questa dose ci ho messo un solo tartufo ma il sapore si sentiva poco, la seconda volta con due tartufi è andata meglio.
Se impastate con macchine evitate di aggiungere il tartufo nei cestelli, meglio far terminare il programma di impasto e proseguire a mano su un piano di lavoro, tanto il grosso del lavoro è già fatto, qui dovrete solo amalgamare gli ingredienti. Infatti il tartufo è piuttosto umido e man mano che lavorate vi renderete conto di quanta farina serve per compensare il rilascio di acqua.
Ed anche questa ricetta va alla raccolta "panissimo" ideata da Sandra e Barbara, questo mese sul blog di Sandra.


Pane aromatizzato al tartufo nero a lievitazione naturale
- 200 g di farina forte per pane
- 200 g di semola rimacinata di grano duro + altra farina sul piano di lavoro
- 100/120 g di lievito madre attivo*
- 180- 250 ml di acqua circa (potrebbe non servire tutta)
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- 10 g di sale
- 1 o 2  tartufi neri

- In una ciotola sciogliere il lievito in parte dell'acqua tiepida (180 ml circa), versare la farina con il sale e l'olio ed iniziare ad impastare, fino ad ottenere un composto granuloso che sta insieme. Se serve aggiungere altra acqua, sempre poco per volta (io preferisco bagnarmi le mani).
- Trasferire il composto nella macchina del pane ed avviare il programma impasto, oppure sul piano di lavoro e lavorarlo per almeno 15 minuti.
- Quando l'impasto sarà ben lavorato trasferirlo sul piano di lavoro ed appiattirlo leggermente con le mani, grattugiarvi sopra metà tartufo e riprendere ad impastare, aggiungendo farina come serve (il tartufo rilascerà la sua umidità), come l'impasto raggiunge la giusta consistenza appiattirlo ancora e grattarvi l'altra metà di tartufo, continuare ad impastare come descritto sopra.
- Trasferire l'impasto lavorato in una ciotola unta d'olio, coprire con un canovaccio pulito e lasciar riposare lontano da correnti d'aria per almeno 5 ore.
- Riprende l'impasto e trasferirlo su un piano infarinato, appiattirlo con i pugni per far uscire l'aria, a piacere grattugiare ancora tartufo che si amalgamerà nell'impasto tra una piega e l'altra. In questo caso polverizzare un po' di farina sul piano di lavoro per far assorbire l'umidità del tartufo.
- Fare la forma di pane desiderata e trasferire su un canovaccio con farina, coprire per bene e lasciar lievitare 12 ore
- Preriscaldare il forno alla massima potenza, incidere il pane con un coltello affilato ed infornare fino a cottura.

Note
-* Ho fatto questo pane due volte, utilizzando prima 120, poi 100 g di pasta madre attiva. Io uso anche pasta madre rinfrescata 24 ore prima.


Con questa ricetta partecipo a Questa ricetta partecipa alla raccolta "panissimo di febbraio"  di Sandra e Barbara

giovedì 20 febbraio 2014

Strudel con castagne e pere e salsa all'arancia


Ed ecco la mia seconda proposta per la sfida n. 36 dell'MTC.
Lo strudel dolce questa volta, dopo la versione salata al tartufo di qualche giorno fa.
 
Se lo strudel salato era per me una novità, nel metodo di preparazione quanto in quello di cottura proposto da Mari, lo strudel dolce invece lo preparo con una ricetta molto simile a questa di oggi farcendolo con  i classici ripieni fatti di pere, mela, frutta secca, biscotti e marmellata.
 
Come vi ho già detto in qualche altro post, il mio paese natio è luogo di castagneti e noccioleti, quindi questo tipo di frutta non mi manca mai durante l'anno. Nel periodo della raccolta delle castagne, queste vengono lessate, sbucciate e passate allo schiacciapatate, quindi usate subito oppure congelate in pratiche bustine di vario peso.
Prima dell'estate cerchiamo di consumare questa preziosa riserva.
 
Con questa farina di castagne vengono preparati molti dolci tipici; si tratta di ricette vecchie, conservate e tramandate negli anni!
 
Ebbene, io volevo creare qualcosa di nuovo, da aggiungere al tronchetto, alla crostata ed ai panzerotti di castagne, e l'ho fatto con questo strudel che vi presento oggi!
 
Castagna ed arancia sono i sapori predominanti in questo dolce,  ma la leggera nota della pera, aiutata da una delicata grappa alla pera, non stona il tutto, ma anzi accompagna i sapori predominanti in un estasi tutta da gustare.
Avrete capito che sono più che soddisfatta del risultato. Tanto che il mio prossimo strudel dolce sarà proprio questo, da far provare in famiglia ed agli amici.


Strudel con castagne e pere e salsa all'arancia
Dosi per 2 strudel
Pasta strudel
- 300 g di farina
- 200 ml di acqua
- 2 cucchiai di olio
- 2 pizzichi di sale
Dosi per ripieno
- 300 g di castagne lessate e schiacciate
- 30 g di burro
- 100 g di cioccolato fondente
- 80 g di zucchero semolato
- 300 g di latte intero
- la buccia grattugiata di un'arancia biologica
- 2 cucchiai da tavola di grappa alla pera
- 2 pere abate (circa 400 g)
Per la salsa all'arancia
- 2 arance biologiche
- 40 g di burro
- 3/4 cucchiai da tavola di zucchero
- 2 cucchiaini da tè rasi di fecola di patate
- 2 cucchiai da tavola di liquore alla grappa
E ancora
- Burro per pennellare
- Zucchero a velo per guarnire

- Impastare la farina, il pizzico di sale e l'olio con l'acqua calda per ottenere un composto morbido che non attacca al piano di lavoro e alle mani. Trasferire in una terrina, coprire con pellicola per alimenti e lasciar riposare per circa 30 minuti.
- Preparare il ripieno. In un tegame dai bordi alti, versare le castagne lessate e passate allo schiacciapate, lo zucchero, il latte, la scorza dell'arancia, il cioccolato fondente, la fecola ed il burro. Cuocere a fiamma dolce fino a che non si forma una crema vellutata (non deve essere troppo densa, dovesse addensare troppo aggiungere un po' di latte).
- Spegnere ed aggiungere la grappa alla pera.

 
- Sbucciare e tagliare a pezzi piccoli le pere.
- Stendere la pasta strudel, inizialmente con il mattarello, successivamente tirandola con le mani per ottenere una sfoglia sottile e trasparente.
- Distribuire la crema preparata con una spatola e distribuirvi sopra i pezzi di pera.
- Chiudere lo strudel, pennellare con il burro fuso ed infornare a 180°C per circa 40 minuti
- Sfornare lo strudel, lasciar raffreddare, quindi coprire con zucchero a velo

- Preparare la salsa all'arancia. Grattugiare la buccia delle arance e premerne il succo.
- In un padellino addensare a fiamma dolce il succo delle arance con lo zucchero, il burro, la fecola. Spegnere ed aggiungere la grappa alla pera.
- Servire lo strudel in fette con la salsetta di accompagnamento



Con questa ricetta partecipo all'MTC n. 36 di febbraio

martedì 18 febbraio 2014

Crostata ligure con pesto e stracchino

Teglia DOMO

Secondo giro per me questo mese al "the recipetionist". Questa volta mi sono buttata sul salato, copiando da Carla Emilia questa fantastica crostata pesto e stracchino.
Davvero ottima, ve la consiglio.
Non ho cambiato nulla della sua ricetta, compresa l'aggiunta dei pinoli che nel mio caso non si vedono perché li ho mescolati nella crema di copertura.
La mia crostata è cotta un po' troppo, ma quella crosticina croccante non ci è affatto dispiaciuta.
Grazie Carla Emilia.

 
Crostata ligure con pesto e stracchino
- 250 g di pasta sfoglia 
- 120 g di pesto 
- 250 gr di stracchino 
- 2 uova 
- 4 cucchiai di latte 
- 3 cucchiai di grana grattugiato
- 1 manciata di pinoli
- sale 
 
 
 
- Rivestire una tortiera con carta forno, adagiarvi la pasta sfoglia, bucherellarne il fondo e  distribuirvi sul fondo metà del grana e lo stracchino a pezzi
- Battere le uova con un pizzico di sale, il latte e l'altra metà del grana. Aggiungere il pesto ed i pinoli ed amalgamare il composto.
- Versare la crema sullo stracchino, ripiegare i bordi di pasta sfoglia ed infornare a 180°C per circa 25 minuti.

 
Con questa ricetta partecipo a "the recipetionist" di febbraio!


lunedì 17 febbraio 2014

Strudel salato al tartufo nero e formaggi su fonduta cremosa

 

Questo mese per l'MTC è di scena lo strudel, sia in versione dolce che salata. La proposta è di Mari, la vincitrice della scorsa edizione.
Io parto con la mia versione salata e con un metodo di preparazione per me tutto nuovo.
Periodo ricco di tartufi, la varietà  nera invernale per la precisione. In questa settimana li ho usati in tutte le "salse" e devo trattenermi dal non farli entrare come ingrediente anche nella versione dello strudel dolce.
Nella ricetta di oggi, vi propongo un ripieno cremoso al formaggio, dove la nota decisa, intensamente profumata, regalata dal tartufo ha prevalso si ma senza coprire troppo gli altri sapori; e la fonduta aromatizzata al tartufo ha completato alla grande questo piatto, creando un connubio di sapori che suggerisco agli amanti del cosiddetto "oro nero".


Strudel salato al tartufo nero e formaggi su fonduta cremosa
Per la sfoglia
- 150 g di farina 00
- 50 ml di acqua
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaio di olio d'oliva
Per il ripieno
- 250 g di ricotta vaccina
- 100 ml di panna da cucina
- 1 uovo
- 50 g di grana grattugiato
- 50 g di formaggio caprino grattugiato
- 1 piccolo tartufo nero
- Sale
Per la fonduta
Dosi per ogni portata come in foto
- 100 ml di panna da cucina
- 40 g di fontina
- Tartufo grattugiato
- Sale

- Fare la fontana con la farina ed il sale, versarvi al centro l'olio e l'acqua molto calda ma non bollente. Impastare brevemente gli ingredienti per ottenere un impasto morbido. Far riposare 30 minuti coperto da un canovaccio pulito.
- Preparare il ripieno. Lavorare la ricotta con un cucchiaio in legno, addizionare l'uovo leggermente battuto, il sale, i formaggi e la panna; amalgamare il tutto.
- Pulire il tartufo sotto acqua corrente, con una spazzola a setole morbide, in modo da eliminare tutti i residui terrosi.
- Stendere la sfoglia con un mattarello, su un canovaccio pulito, fino ad ottenere un rettangolo di circa 25 cm per lato.
- Spalmare il ripieno sulla sfoglia e grattugiarvi sopra il tartufo.
- Ripiegare i due lembi laterali, quindi arrotolare lo strudel aiutandosi con il canovaccio.
- Chiudere lo strudel nel canovaccio e legarlo a formare un salsicciotto utilizzando uno spago da cucina.
- Portare a bollore l'acqua in una pentola che possa contenere lo strudel (la mia casseruola ovale 27 cm  LeCreuset) e salare.
- Adagiare nella pentola lo strudel in modo che non tocchi il fondo e cuocere per circa 30 minuti.

 
- Preparare la fonduta. Riscaldare la panna a fiamma dolce e come sobbolle addizionare la fontina tagliata a pezzi piccoli. Salare e lasciar addensare sempre a fiamma dolce. Per ultimo, grattugiarvi una bella manciata di tartufo nero.
- Liberare lo strudel dal canovaccio, tagliarlo in fette spesse 2 cm.
- In un piatto da portata versare la fonduta preparata, adagiarvi le fette di strudel e servire (a piacere) con una generosa grattugiata di tartufo nero.


 
Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio
 

mercoledì 12 febbraio 2014

Sfilatino di pane bicolore a lievitazione naturale

 
Dopo essere stata la recipetionist di dicembre, anche per me si ricomincia a copiare. Questo mese siamo da  Carla Emilia che ci ospita nel suo blog ricco di ricette tutte da leggere e provare.
Ho appuntato varie cosine che vorrei fare, che non so quando riuscirò a realizzare, ma primi fra tutti dovevo assolutamente provare questo pane che mi ha subito colpita, nella forma come nel colore.
Unica variazione apportata è la sostituzione della curcuma (che non avevo in casa e non sono riuscita a trovare al super) con la paprika dolce. Per il resto gli ingredienti sono quelli dati da Carla Emilia, ho solo allungato i tempi di lievitazione e ridotto la quantità di lievito madre adattandola alla forza del mio.
Un pane buonissimo, dal sapore particolare; ottimo sia da  solo che accompagnato con salumi; da provare bruschettato con formaggio ed origano.
 

Sfilatino di pane bicolore a lievitazione naturale
Dal blog un'arbanella di basilico
Impasto bianco
- 150 g di farina 0
- 75 g di acqua
- 5 g di zucchero
- 75 g di lievito madre (io 50 g) o 6 g di lievito di birra
- 1 cucchiaino di olio d'oliva
- 2 g di sale
Impasto arancione
- 260 g di farina 0
- 20 g di curcuma (io paprika dolce)
- 1 bustina di zafferano
- 150 g di acqua
- 10 g di zucchero
- 150 g di lievito madre (io 100 g) o 12 g di lievito di birra
- 2 cucchiaini di olio d'oliva
- 4 g di sale

- Preparare i due impasti separatamente: sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, trasferire nel cestello della macchina del pane e versarvi sopra i rimanenti ingredienti. Per l'impasto arancio miscelare la farina con curcuma/paprika e zafferano.
- Impastare bene per ottenere un impasto ben incordato, quindi trasferire in una scodella e lasciar lievitare per 5 ore.
- Riprendere la pasta, sgonfiare con le mani e ripiegarla a libro lavorandola brevemente con i pugni.
- Dividere l'impasto arancione in due parti e stendere ogni parte in un rettangolo nello spessore di 1 cm.
- Sovrapporre i rettangoli, arancione, bianco, arancione (vedi foto) pennellando con tuorlo d'uovo o acqua ogni strato.
- Tagliare delle strisce (vedi foto) con un coltello a lama liscia e attorcigliare per formare lo sfilatino
- Disporre le forme di pane su un canovaccio pulito spolverizzato di farina, coprire e lasciar lievitare per 8 ore (tutta la notte).
- Trasferire gli sfilatini su una teglia coperta con carta forno e spolverizzata di farina ed infornare a 180°C per circa 25 minuti (dipende da quanto sono doppi gli sfilatini di pane).


Clicca sull'immagine per ingrandire

Con questa ricetta partecipo a "the recipetionist" di febbraio

sabato 8 febbraio 2014

Tarallucci al vino passito


La ricetta di questi deliziosi biscotti me l'ha data la zia di mio marito, la stessa che mi ha regalato la perfetta ricetta del panettone americano e di tanti altri dolci che ancora non ho postato su questo blog.
Lei mi ha dato le dosi con il bicchiere e siccome i bicchieri sono variabili in dimensioni mi ha detto di aggiungere farina quanto basta per ottenere un impasto che sta insieme. Nel mio caso, le dosi di farina sono per un bicchiere con capacità di 200 ml.
La ricetta è facilissima, non si sporca niente se non una scodellina, i biscotti si fanno in 10 minuti e si spazzolano anche in meno tempo. Sono super deliziosi.
 
Per chi non lo sapesse, il passito è un vino particolarmente dolce perché prodotto con uve raccolte e lasciate appassire in appositi locali, areati ed asciutti, fino a gennaio febbraio, quindi si procede alla pigiatura con il metodo classico. La maturazione dura alcuni anni (dai 3 ai 5). Il vino passito liquoroso, usato nella mia ricetta, è quello a cui è stato aggiunto dell'alcool durante le fasi di lavorazione.


Tarallucci al vino passito
Le dosi di farina sono per un bicchiere con capacità di 200 ml.
- 1 bicchiere di olio di semi
- 1/2 bicchiere scarso di vino passito liquoroso (oppure 1 bicchiere di vino rosso o bianco)
- 1 bicchiere di zucchero
- 360 g circa di farina 00
- 1 bustina di lievito per dolci
- 50 g di uvetta passita ammollata  (facoltativa)

- In una scodella capiente, fare la fontana con gran parte della farina e versarvi al centro tutti gli ingredienti, tranne l'uvetta, ed iniziare ad impastare. Dovrete ottenere un impasto morbido che sta insieme, se serve la restante farina aggiungetela (probabile che ve ne servirà qualche cucchiaio in più rispetto a quella indicata).
- Come la massa sta insieme aggiungere anche l'uvetta (o delle gocce di cioccolato se preferite).
- Confezionare i taralli e disporli su placca foderata di carta forno
- Infornare a 180°C fino a doratura, circa 13 minuti ma dipende dai forni
- Sfornare, raffreddare e conservare in scatole di latta.

giovedì 6 febbraio 2014

Cuore di mascarpone e caffè


Cosa c'è di meglio quando fuori piove e si è costretti a tenere i piccoli in casa per via di tosse e raffreddore molto forti??
Ma si pasticcia, naturalmente!!
 
Lo scorso lunedì io e la mia bambina (più lei che io) abbiamo realizzato, per l'onomastico di mio marito, questa semplicissima e tenerissima torta.
Dolce assolutamente a forma di cuore, perché tutto quello che realizza mia figlia deve essere a cuore, a fiore, a farfalla e se possibile tutto colorato.
Certo niente colore rosa questa volta, ma questo morbido cuore al caffè e mascarpone è stata una dolce coccola da aggiungere a quella realizzata dalle dolci manine della nostra bimbetta di 4 anni.
Insieme abbiamo voluto intagliare un secondo cuore nel dolce, per dire "il mio nel tuo"!
 
E con proprio con questo cuore approfitto per fare gli auguri ad una carissima amica ed al suo piccolino che oggi compiono gli anni insieme!!!
Sto parlando di Francesca Aria, in molti, anzi in tantissimi, conoscerete il suo blog e le meraviglie che prepara.
A te amica mia, gentile come poche, dalla dolcezza infinita e con un cuore grandissimo, auguro tutta la felicità di questo mondo!!
 

Cuore intagliato con coppapasta Guardini

Cuore al mascarpone e caffè
Dosi per uno stampo a cuore Guardini
- 300 g di farina 00
- 100 g di maizena
- 3 uova
- 150 g di zucchero
- 1/2 bicchiere di olio di semi
- 1 bustina di vanillina
- 1 bustina di lievito per dolci
- 250 g di mascarpone
- 1 tazzina di caffè ristretto
- Latte quanto basta
- un pizzico di sale

- Battere bene le uova con lo zucchero e la vanillina, addizionare il mascarpone e continuare a battere finché il tutto monta, quindi aggiungere l'olio a filo ancora mentre batte.
- Addizionare, un cucchiaio alla volta le farine miscelate con il lievito, la vanillina ed il pizzico di sale, alternando con il latte. Dovrete ottenere un composto morbido e cremoso.
- Per ultimo aromatizzare con il caffè
- Versare l'impasto nella tortiera ben imburrata ed infarinata ed infornare a 170°C per 45-50 minuti (è un dolce lento nella cottura, attenzione alla prova stecchino).


mercoledì 5 febbraio 2014

Pani farciti a lievitazione naturale


Un normale impasto da pane può essere trasformato in un vero e proprio strudel, ricco di sapore e profumi. Questi pani farciti, possono fare da merenda, da pranzo e da sfizio tra gli antipasti.
Si conservano bene anche per diversi giorni, morbidi ed umidi (prova conservazione fatta fino a 4 giorni). Mi dispiace non aver fatto foto del procedimento, provvederò alla prossima infornata.

 
Pani farciti a lievitazione naturale
Per due grossi pani
- 600 g di farina 0
- 300 g di semola rimacinata di grano duro
- 500 ml di acqua tiepida circa
- 250 ml di pasta madre attiva (se forte vanno bene anche 200g)
- 15 g di sale
Pane al pesto
- una confezione di pesto
Pane salsiccia e mozzarella
- 2 mozzarelle lasciate in frigo in un piattino il giorno prima (perché si asciughino)
- 100 g di salsiccia secca (oppure salame tipo Napoli)
 
- In una ciotola sciogliere il lievito con l'acqua tiepida, quindi aggiungere tutta la farina con il sale.
- Iniziare ad impastare, prendendo tutta la farina, e come l'impasto sta insieme trasferire nel cestello della macchina del pane azionando il programma impasto.
- Se impastate a mano: rovesciare l'impasto sulla spianatoia e lavorare per almeno 15-20 minuti schiacciando con i pugni la massa che per essere ben lavorata deve fare delle bolle d'aria che scoppiano sotto l'azione delle mani a pugno.
- Trasferire l'impasto in una ciotola oleata, coprire con un canovaccio pulito e lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 5.6 ore)
- Trascorso questo tempo, riprendere l'impasto, rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e sgonfiarlo con i pugni, quindi fare una sola piega chiudendo a libro, prima un lato della massa, poi l'altro, sempre portando verso il centro e lavorare schiacciando.
- Stendere l'impasto in un rettangolo, preferibilmente usando le mani e farcire con il ripieno
- Pane 1: spalmare sulla pasta stesa il pesto, lasciando 2 cm del bordo liberi. Chiudere a rotolo, ripiegando sotto i lati corti
- Pane 2: distribuire sulla superficie la mozzarella e la salsiccia tagliate a tocchetti piccoli, chiudere come spiegato sopra.
- Disporre i pani su un canovaccio infarinato, coprire bene, con un canovaccio in spugna, e lasciar lievitare tutta la notte in luogo caldo.
- A lievitazione avvenuta, intagliare la superficie del pane, preriscaldare bene il forno (anche 10 minuti) ed infornare in forno caldo a 220°C fino a cottura.

Questa ricetta partecipa alla raccolta "panissimo di febbraio"  di Sandra e Barbara

 

lunedì 3 febbraio 2014

Cavatelli di semola con i fagioli


Oggi un piatto casereccio, una preparazione molto antica quanto ancora tanto apprezzata e cucinata.
I cavatelli con i fagioli sono un piatto tipico del sud Italia, preparato preferibilmente con pasta di sola semola. Il nome cavatelli deriva proprio dal fatto che piccoli cilindri di pasta vengono incavati con le dita.
L'impasto che vi riporto oggi lo uso per tanti altri formati: fusilli in particolare, ma anche orecchiette, trofie, gnocchetti sardi, pasta alla chitarra e così via. Rispetto alla pasta di farina 0, quella con sola semola ha una cottura un po' più lenta. Io la preparo anche il giorno prima, lasciandola essiccare a temperatura ambiente. Se omettete l'olio, usate acqua bollente per l'impasto e la fate essiccare per bene, la pasta si conserva anche per diversi giorni.
Se preparate un condimento ricco e vellutato allora vi consiglio un buon pane casereccio, va benissimo anche quello di qualche giorno, tagliatelo a tocchetti, mettetelo nella scodellina di portata e sopra versateci i vostri cavatelli con i fagioli.  
Io ho voluto giocare un po' con le forme ed ho creato questo pane intagliato con il rullo per losanghe.


Cavatelli di semola con i fagioli
Dosi per 4 persone
- 300 g di semola rimacinata di grano duro
- 150 ml circa di acqua
- 1 cucchiaio da tavola di olio extravergine di oliva
- Un pizzico di sale
Per il sughetto con i fagioli
- 250 g di fagioli lessati
- 50 ml di salsa pronta di datterini Mutti
- 1 costa di sedano (io il mio sedano essiccato)
- Pepe
- 1 piccola cipolla
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- Sale
E ancora
- Origano essiccato per servire
- Il pane per accompagnare il piatto è stato realizzato con la ricetta che troverete qui ed intagliato con il rullo per losanghe della Dolcetteria di Marisa Laurito nel seguente modo: dopo la prima lievitazione, sgonfiare il pane, fare le pieghe, quindi dividerlo in più pezzi, appiattirlo con le mani e passare il rullo, premendo bene.


Clicca sull'immagine per ingrandirla

Preparazione dei cavatelli
- Fare la fontana con la farina di semola e versarvi al centro quasi tutta l'acqua calda, il pizzico di sale e l'olio.
- Iniziare ad impastare, prendendo tutta la farina dalla spianatoia, man mano bagnatevi le mani con l'acqua rimasta e continuate ad impastare per almeno 7-8 minuti. Dovete ottenere un pasta morbida e setosa come quella in foto.
- Fare una palla con la pasta e chiuderla in una bustina per congelatore (la pasta di sola semola tende a seccarsi molto prima di quella fatta con altre farine o con le uova) e lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
- Riprendere l'impasto, rilavoralo brevemente (l'impasto risulterà bagnato in superficie quindi va rilavorato velocemente).
- Prelevare piccole porzioni di impasto, conservando il resto nella bustina per congelatore (in questo modo la pasta si mantiene morbida senza seccarsi troppo) e con il palmo delle mani fare dei cilindri doppi 1,5 cm, tagliare dei tocchetti con un coltello a lama liscia e con il raschietto per la farina.
- Confezionare i cavatelli, incavando ogni tocchetto con due dita (come in foto) e tirando contemporaneamente sulla spianatoia.
- Disporre man mano i cavatelli su un piano leggermente infarinato.
 
Preparazione del condimento
- In una capiente casseruola, appassire la cipolla tritata ed il sedano nell'olio d'oliva.
- Versare la salsa pronta, salare, pepare ed insaporire qualche minuto, quindi aggiungere qualche mestolo di acqua bollente.
- Cuocere i cavatelli in abbondante acqua salata, scolarli a metà cottura e passarli nella casseruola con il condimento preparato aggiungendo anche i fagioli lessati.
- Servire con origano e pane casereccio.
 
Note
- E' possibile cuocere anche i cavatelli direttamente nel sughetto preparato, basta aggiungere più acqua alla pentola.
- Per un sughetto più vellutato, addizionate i cavatelli a metà cottura così rilasceranno la loro polpa.
- Al posto del pepe è possibile addizionare del peperoncino
- Per un piatto ancora più saporito potrete aggiungere, alla cipolla da appassire, della pancetta tagliata a cubetti.
 

sabato 1 febbraio 2014

Ciambella all'olio e frutta secca


Ricetta semplice e sana oggi! Avevo della frutta secca da smaltire ed una voglia di ciambella a colazione, con quel gusto particolare che solo il farro può donare. Un dolce morbido e profumato, che si è mantenuto umido e perfetto anche dopo quattro giorni (prova di conservazione superata). La ricetta di base può essere anche arricchita con del cioccolato o del cacao, eliminando la frutta secca se non piace.


Ciambella all'olio e frutta secca
Dosi per uno stampo da 23 cm (io ho usato lo stampo per budino della Guardini)
- 220 g di farina 00
- 60 g di farina di farro
- 40 g di farina di mandorle
- un pizzico di sale
- Una bustina di vanillina
- 3 uova medie
- 150 g di zucchero semolato
- 1/2 bicchiere di olio di arachidi
- 50 ml di latte
- 100 g di frutta secca (tra nocciole e noci tritate)

- Battere le uova con lo zucchero e la vanillina fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
- Versare l'olio a filo e continuare a battere.
- Addizionare le farine miscelate (farina 00, farro e mandorle), alternando con il latte.
- Per ultime addizionare la frutta secca
- Versare il composto nello stampo imburrato ed infarinato ed infornare in forno caldo a 180°C fino a cottura della ciambella, circa 35 minuti
- Sfornare, sformare e lasciar raffreddare
- Cospargere con lo zucchero a velo e servire.
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