lunedì 30 novembre 2015

Pasta con cavolfiore, olive e porri


Primo piatto veloce, semplice e salutare oggi!
Adoro il cavolfiore che cerco di cucinare in tanti modi diversi, soprattutto per renderlo un pochino più appetitoso ai bambini. In particolare, io lo preferisco  gratinato con la besciamella e il tonno, i piccoli lo adorano sotto forma di polpettine. 
Nella pasta lo trovo buonissimo; in genere lo cucino come pasta, patate e cavolfiore, questa volta ho voluto provare l'abbinamento con porri e olive: un piatto gustoso, ricco di sapori e profumi!

 
Pasta con cavolfiore, olive e porri
Dosi per 4 persone
- 1 grosso cavolfiore
- 1 porro grande
- 20 olive verdi
- 200 ml di polpa pronta (va bene anche la passata di pomodoro)
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Origano
 
- Riducete il cavolfiore in cimette, tagliate il porro a rondelle e denocciolate le olive
- Appassite il porro nell'olio caldo, addizionate la polpa pronta e l'origano e lasciate insaporire brevemente, poi incorporate le cimette di cavolfiore lavate e gocciolate e cuocete a fiamma moderata e con un coperchio per 10 minuti circa, aggiungete anche le olive e proseguite la cottura fino a che il cavolfiore non sarà diventato tenero
- Nel frattempo, cuocete la pasta in abbondante acqua salata, utilizzando l'acqua di cottura della pasta se il sughetto dovesse asciugarsi troppo.
- Scolate la pasta e conditela con il sughetto preparato.

venerdì 27 novembre 2015

Ciambella morbida


 
Questa ciambella la faccio spesso! Quando ho voglia di dolce e poco tempo per mettermi a cercare sui tanti libri, quaderni e riviste, ricorro sempre a una mia ricetta base che vario secondo le necessità (ingredienti da smaltire) e/o i gusti del momento. Questa volta una bella grattata di buccia d'arancia e l'olio al posto del burro, qualche volta ci aggiungo la marmellata, lo yogurt, una farina diversa. In corso d'opera aggiungo e tolgo qualcosa, che peso e segno, così da avere traccia anche per chi prova il dolce e mi chiede la ricetta ma soprattutto per me che sono una smemorata di primo ordine!
Un dolce semplicissimo, fatto con pochi ingredienti ma sono proprio dolci come questo che conquistano tutti, grandi e piccini, perché sanno di buono e di casa!


Ciambella morbida
- 500 g di farina
- 100 ml di olio di semi
- 200 g di zucchero semolato
- 3 uova  medie
- latte quanto basta
- una bustina di lievito
- la buccia grattugiata di un'arancia (o di un limone se preferite)
- 1 cucchiaio da tavola di cacao amaro

- Battete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio e chiaro, poi unite l'olio a filo e sempre continuando a battere la farina e il lievito setacciati e l'aroma, alternate con poco latte, giusto per ottenere un composto fluido.
- Prelevate i 3/4 dell'impasto e versatelo in una tortiera ben imburrata e infarinata e versate il cacao con un cucchiaio di latte nell'impasto rimasto, amalgamate bene, poi versatelo sulla massa bianca, mescolando velocemente con una forchetta per l'effetto variegato ( purtroppo ho aperto la ciambella sul lato dove l'effetto era meno evidente)
-Infornate il dolce a 170°C per circa 40 minuti, verificate la cottura con uno stecchino
- Sfornate, sformate e raffreddate, poi cospargete con lo zucchero a velo.

mercoledì 25 novembre 2015

Quiche di finocchi, carote e gorgonzola


Questo mese ce l'ho fatta! Nell'ultimo giorno utile sono riuscita a partecipare a "therecipe-tionist" di novembre!
Negli ultimi tempi non avevo più preso parte a questo gioco che mi piace davvero tanto, ogni volta ho appuntato le ricette del recipe-tionist di turno ma presa nel turbine delle mille cose da fare non ho mai fatto in tempo.
Ad ospitarci nella sua cucina virtuale è questa volta la bravissima Elena. Sul suo blog trovo ricette bellissime, fattibili e con le quali faccio sempre bella figura. Il suo cake salato alle verdure è diventato ora anche uno dei miei cavalli di battaglia.
Questa volta ho provato una delle sue quiche, sostituendo il provolone con il gorgonzola prossimo alla scadenza!
Grazie Elena, come sempre sei una garanzia!

Finocchi e gorgonzola

Quiche di finocchi, carote e gorgonzola
Da una ricetta di Elena
- 1 rotolo di pasta brisè
- 1 finocchio
- 3 carote
- 150g di provolone piccante (sostituito con 100 g di gorgonzola piccante)
- 50g di grana padano grattugiato
- 2 uova
- 150ml di latte (o panna)
- olio evo
- sale e pepe
 
- Tagliate con un pelapatate le carote e i finocchi, poi fateli saltare in padella (io ho omesso questo passaggio ed ho usato le verdure pelate direttamente a crudo), facendo attenzione a non cuocerle troppo
- Stendete la pasta in una teglia rivestita di carta forno, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e cospargete di formaggio grattugiato, poi coprite con le verdure tagliate (se cotte attenzione che siano ben fredde)
- In una ciotola battete le uova con il latte, sale e pepe e versare sulle verdure, poi distribuite il gorgonzola tagliato a cubetti
- Infornate la torta a 180°C per 25 minuti.
 
Con questa ricetta partecipo a "the recipe-tionist di novembre 2015

 

domenica 22 novembre 2015

Ravioli con ripieno di zucca, patate e prosciutto con sugo di tracchiulelle e cotica di maiale


Adoro la cucina di Monica, le sue ricette parlano di tradizioni, di famiglia, di gesti lenti e pazienti, tramandati di generazione in generazione con tranquillità e amore. E adoro le foto di Luca, che riescono a trasmettere tutto quello che vi ho appena descritto, oltre a un calore e un trasporto unico e speciale.
Il loro pollo alla matrioska, ricetta con la quale hanno vinto la sfida precedente, è un vero e proprio capolavoro, che mi ha lasciata a bocca aperta!
 
Come mi aspettavo, e speravo, Monica questo mese, per la sfida N. 52 MTC, ci propone una ricetta della tradizione Genovese: i ravioli "cu u tuccu"; quest'ultimo altro non è che un sugo a cottura lenta che è poi il tema della gara di questo novembre.
Avrei voluto provare tal quale la sua ricetta, e non mancherò di farlo, ma non avevo a disposizione un macina carne (perché la carne non va assolutamente frullata) e una serie di doppi infortuni che questo mese hanno colpito due miei familiari mi hanno fatto perdere tempo riducendomi a questi ultimi giorni. Ho dovuto ripiegare su una ricetta che conoscevo bene, che praticamente qui si fa a occhi chiusi; uno dei sughi tradizionali delle domeniche in famiglia, quello con il quale ci puoi condire di tutto, dalle paste ruvide di semola di grano duro, alle paste morbide e ripiene. Un sugo intensamente profumato, saporito e denso.
Nella mia tradizione non è previsto un soffritto iniziale per questo sughetto, la cipolla è tuffata intera nella passata di pomodoro, come pure non usiamo olio d'oliva perché le carni impiegate sono particolarmente grassose e arricchiranno del loro sapore e profumo il ragù.
Per il ripieno della pasta ho scelto zucca e patate che predominano nel sapore, accompagnate da mix di formaggi e da un crudo dolce. Si prestano bene per essere conditi con il sugo preparato ma anche con una ripassata veloce in burro e salvia.
 

Ravioli con ripieno di zucca, patate e prosciutto e sugo di trachiulelle e cotica di maiale
Per la pasta
- 200 g di farina di semola di grano duro
- 140 g di farina 0
- 2 uova medie
- acqua fredda q.b.
Per il ripieno
- 400 g di zucca pulita e cruda
- 200 g di patate sbucciate
- 100 g di prosciutto crudo
- 80 g di formaggio grattugiato (per me un misto di pecorino e parmigiano)
- Sale
- Pepe (facoltativo)
- 1 uovo
 
- Preparate la pasta. Fate la fontana con le farine, rompetevi al centro le uova e iniziate a battere con una forchetta, quindi addizionate acqua fredda poco per volta (per me inizialmente 3/4 di un bicchiere) e iniziate ad amalgamare la farina al centro. Impastate bene per ottenere un panetto omogeneo e morbido, se serve bagnatevi le mani e impastate fino ad assorbimento, ripetete l'operazione più volte. Formate una palla, coprite con una ciotola e lasciate riposare per almeno 30 minuti.
- Preparate il ripieno. Cuocete al vapore zucca e patate fino a che saranno diventate tenere, poi fatele raffreddare e trasferitele in un robot da cucina con l'uovo il prosciutto, il formaggio e il sale. Miscelate fino a ottenere un composto omogeneo e ben sminuzzato.
- Riprendete la pasta e stendete la sfoglia a uno spessore di pochi millimetri. Tagliate delle strisce, disponete piccoli mucchietti di ripieno ben distanziati poi tagliate i ravioli con una rotella dentata.
- Disponete la pasta man mano su un piano ben infarinato e al momento cuocetela in acqua bollente e salata per circa 12 minuti.
 
Nota
- Con queste dosi potrete ottenere una quantità di ravioli per circa 4/5 persone. Io ho congelato metà dei ravioli disponendoli affiancati in vassoi e una volta duri li ho trasferiti in bustine (questo lo potrete fare se partite da ingredienti freschi).


Per il sugo con tracchiulelle e cotica di maiale
- 2 litri di passata di pomodoro
- 6 tracchiulelle
- 2 grosse cotiche di maiale
- 1 grossa cipolla
- Formaggio grattugiato
- Timo fresco
- Sale
- Pepe
 
- Versate la passata di pomodoro in una capace casseruola con la cipolla intera e sbucciata e ponetela su fiamma dolce, come il sughetto inizia a sobbollire tuffate le tracchiulelle.
- Sbollentate brevemente le cotiche, tuffandole in acqua bollente dal bollore, in modo da renderle morbide ed eliminare parte del grasso.
- Scolate le cotiche e allargatele su una tagliere, eliminate parte del grasso con un coltello (il grasso verrà via facilmente in un sol pezzo, se preferite e la cotica non è molto grassosa potrete lasciarlo), poi cospargetele con il formaggio, il timo fresco (in sostituzione del prezzemolo), il pepe e il sale, arrotolate e chiudete con uno stuzzicadenti o con lo spago da cucina, quindi tuffatele nel sugo e proseguite con la cottura a fiamma lenta, rigirando di tanto in tanto fino a raggiungere la densità voluta (2,5 ore circa).
 
- Condite i ravioli con il sughetto preparato.
 
Nota
- In questo sughetto non va aggiunto olio d'oliva perché le carni usate sono molto grasse e rilasceranno il loro grasso in cottura, rendendo il sughetto profumato e denso.


Con questa ricetta partecipo alla sfida N.52 MTC di novembre

venerdì 20 novembre 2015

Rotolo bicolore di soli albumi con la nutella

Rotolo di pasta biscotto bicolore

Con l'inizio della produzione di panettoni ho molti albumi da smaltire!  Conservarli tutti nel freezer è impossibile e da questo momento, più che mai,  le ricette salva albumi sono le benvenute. Nella sezione ricicliamo gli albumi ne troverete di diverse, tra cui anche la ricetta del rotolo di soli albumi che oggi vi presento in una veste bicolore e farcito con la mitica nutella. Nel sapore ricorda molto delle famose merendine!
In famiglia ha riscosso grande successo e vista la mostruosa quantità di albumi che si riesce a consumare sarà la mia ricetta ideale per questo periodo sfornapanettoni.


Rotolo bicolore di soli albumi con la nutella
- 420 g di albumi
- 300 g di zucchero semolato  (ho provato anche con 250 g di zucchero e viene comunque bene)
- 250 g di farina 00
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- 2 cucchiai da tavola di cacao amaro
- 1 cucchiaino da tè di essenza alla vaniglia (per la versione bianca)

Nutella per la farcia o altra crema di vostro gradimento.

- Montare a neve ferma gli albumi, addizionando lo zucchero in tre riprese.
- Aggiungere la farina e il lievito a mano e con movimenti lenti, dall'alto verso il basso, per non  smontare il composto
- Dividere il composto in due parti e addizionare il cacao in una metà e l'essenza di vaniglia nell'altra metà
- Versare un primo composto (io ho versato quello nero) in una teglia rivestita di carta forno (la mia 32x32) e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 8-9 minuti, quindi sfornare e versare  il secondo composto, livellando bene con una spatola (vedi foto)


- Infornare ancora a 180°C per 10_12 minuti ancora (la pasta bianca deve colorire leggermente.
- Sfornare il rotolo e capovolgerlo su uno strofinaccio pulito cosparso di zucchero oppure un foglio di carta forno bagnato e ben strizzato; staccare il primo foglio di carta forno e arrotolare il rotolo ancora caldo. lasciare raffreddare
- Riprendere il rotolo freddo, aprirlo e farcite con la nutella, arrotolare di nuovo e conservare in frigo.


mercoledì 18 novembre 2015

Cotolette di polpo


Questa ricetta è nata per cucinare in modo diverso e accattivante (per i piccoli) il polpo.
Dopo le polpette di polpo, eccovi queste sfiziose cotolette: morbide, gustose, cotte al forno!
Vi assicuro che piaceranno a grandi e piccini!


Cotolette di polpo
Dosi per 14 cotolette circa
- 4 polpi surgelati di grandezza media
- 450 g di ricotta vaccina
- 1 uovo
- Formaggio grattugiato
- Erba cipollina
- Sale
- Pangrattato quanto basta
 
- Scongelate i polpi, passateli sotto acqua corrente poi tuffateli nell'acqua bollente e portateli a cottura fino a che diventano teneri; scolate, lasciateli intiepidire, puliteli delle pellicine esterne e tagliateli in piccoli pezzi.
- Nel robot da cucina mescolate la ricotta con l'uovo, poi addizionate il polpo e sminuzzate il tutto
- Trasferite il composto  in una scodella e amalgamate il formaggio, il sale, l'erba cipollina e tanto pangrattato quanto basta per ottenere un composto lavorabile ma ancora molto morbido.
- Prelevate piccole porzioni di impasto e pressando bene formate le cotolette, poi passatele nel pangrattato da ambo i lati e adagiatele man mano su una teglia rivestita di carta forno
- Infornate le cotolette a 180°C per 20 minuti circa, rigirando a metà cottura
- Servite calde o tiepide.

lunedì 16 novembre 2015

Crema di castagne al caffè


Questa deliziosa crema di castagne al caffè fa parte della serie di regali di Natale che sto realizzando in questo periodo.
Tutto homemade quest'anno per le persone più care! Ho iniziato a fare dei piccoli lavoretti già questa estate e sto completando questo mese con confetture e liquori. Man mano vi mostrerò le cose realizzate!
La confettura di castagne è una conserva già presentata qualche anno fa. Vi ripropongo la ricetta realizzata questa volta con liquore vermouth e una ridotta quantità di zucchero. La consistenza è quella che potrete vedere in questa vecchia foto (orrenda). La confettura è un po' laboriosa per la pulizia delle castagne ma ne vale veramente la pena!


Crema di castagne al caffè
Dosi per circa 7 vasetti 
1Kg di farina di castagne (quindi già bollite e passate al setaccio)
 600 g di zucchero o 500 se utilizzate un liquore particolarmente dolce
Una scatola da 80g di cacao amaro
Il caffè di una caffettiera da quattro
Un tazza da caffè di vermouth

- In una casseruola dai bordi alti, cuocete tutti gli ingredienti (compreso il liquore) per 30 minuti, rigirando con un mestolo di legno.
- Lavate e sterilizzate i vasetti, poi fateli asciugare.
- Riponete la confettura, ancora bollente, nei vasetti, chiudete ermeticamente e lasciate raffreddare.
- Quindi procedete a una seconda sterilizzazione riponendo i vasetti in una casseruola con acqua fredda, proteggendoli con uno strofinaccio pulito, e fate bollire per almeno 15 minuti.
- Fate raffreddare le confetture nell'acqua, poi asciugate bene e etichettate a piacere.

Note
- La castagna è un frutto molto delicato, nonostante la doppia sterilizzazione io consiglio di consumare entro pochi mesi questa confettura
- Per lo stesso motivo, i vasetti una volta aperti vanno riposti in frigo e la confettura va consumata entro pochi giorni.
- Ottima mangiata tal quale, per farcire crostate e piccoli dolcetti


Per il confezionamento
- Etichette adesive
- Cucchiaini in legno
- Coprivasetti realizzati con ritagli di stoffa


- Se disponete di carta adesiva in foglio A4 potrete scrivere e decorare le etichette al pc
- Su dei vecchi ritagli di stoffa ho realizzato delle semplici bordure all'uncinetto: maglie basse per rifinire il bordo e archetti da cinque catenelle per rendere il lavoro più bello. I laccetti sono realizzati con fili di catenelle dello stesso cotone, infilati poi nel tessuto del coprivasetto. Basterà poi tirare il lacci e fare i fiocchetti. Potrete abbellire il laccetto anche con perline.

giovedì 12 novembre 2015

Plumcake multicerali

dolci con la farina di farro
Spatola e stampo LeCreuset
Ricetta semplice ma dal sapore molto particolare grazie alla presenza di farine dal gusto deciso ed esclusivo! La presenza del farro predomina in questo cake, accompagnata dal sapore intenso e profumato del grano saraceno e da quello della farina di riso che insieme conferiscono al dolce una granulosità caratteristica.
Un dolce che è piaciuto tantissimo a mia figlia, che oramai preferisce il fatto in casa alla merenda commerciale. Me felice!! Ora mi toccherà solo convincere il piccolo!!!


Plumcake multicerali
- 250 g di farro
- 50 g di farina di riso
- 100 g di grano saraceno
- 250 g di zucchero semolato
- 5 uova piccole
- 1 bicchiere di olio di semi di arachidi
- 4 cucchiai da tavola di latte
- 1 bustina di lievito per dolci

- Montate le uova con lo zucchero fino a ottenere una crema gonfia e chiara, poi addizionate l'olio a filo e continuate a montare, infine le farine con il lievito, alternando con il latte,  a mano e con movimenti circolari dal basso verso l'alto per non smontare troppo il composto.
- Versate il composto in uno stampo da cake imburrato e infarinato e infornate in forno caldo a 180°C per circa 50 minuti (fate la prova stecchino).

martedì 10 novembre 2015

Zuppa di farro, verza e porri

ricetta con la verza
Casseruola e cocottina LeCreuset
Ricetta salutare oggi! Ultimamente troppi dolci su questi schermi e come ho più volte ribadito, mi piace presentare anche ricette di piatti a base di verdura per invogliare al consumo di alimenti da cui il nostro organismo trae senza dubbio grandi benefici.
Questo è il periodo di tantissimi ortaggi buoni e salutari: verza, broccoli, scarole, porri e così via di cui è bene fare grandi scorpacciate. Per rendere più ricca questa ricetta, ho usato anche il  farro, cereale che negli ultimi tempi sta avendo una sua "riscoperta" in ambito alimentare e agronomico, proprio per le sue caratteristiche nutritive positive e per il fatto di essere una pianta che non richiede grosse esigenze culturali e che quindi può essere gestito senza ricorrere ad agenti chimici.
Il farro è tra i cereali quello con maggiori proprietà nutritive,  ricco di vitamine, sali minerali e fibre, con un basso contenuto calorico e altamente digeribile.
In commercio troverete farro in chicchi precotto che cuoce in circa 10 minuti. Il farro decorticato (consigliato al farro perlato che a sua volta non ha le glumette esterne e quindi un minore apporto di fibre) invece ha tempi di cottura più lunghi (circa 45-50 minuti).
 
ricette con il farro 

Zuppa di farro, verza e porri
Dosi per 2 persone
- 1 verza grande
- 100 g di farro
- 2 porri
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale
- Maggiorana



- Tagliate i porri a rondelle, la carota e la costa di sedano a tocchetti, conservando le foglie intere di quest'ultimo. Eliminate dalla verza le foglie più sciupate e le nervature centrali più dure, quindi lavatela e tagliatela a listerelle sottili
- Saltate brevemente nell'olio i porri, la maggiorana, la carota e il sedano (tocchetti e foglie intere), poi addizionate la verza e lasciate cuocere a fiamma media per 5-6 minuti, rigirando spesso con un mestolo di legno, fino a far perdere di volume le foglie, salate e addizionate 500 ml di acqua calda (anche brodo vegetale), cuocendo per circa 10 minuti.
- Versate il farro e portate a cottura (il farro assorbirà buona parte del brodo di cottura, quindi è bene conservare qualche mestolo di brodo caldo per aggiungerlo all'occorrenza).
- Spegnete e servite caldo o tiepido.
 
Nota
- La cottura del farro dipenderà dalla tipologia utilizzata. In commercio troverete farro in chicchi precotto che cuoce in circa 10 minuti. Il farro decorticato (consigliato al farro perlato che a sua volta non ha le glumette esterne e quindi meno fibre) invece ha tempi di cottura più lunghi (circa 45-50 minuti), quindi regolatevi per la quantità di brodo per la cottura.



giovedì 5 novembre 2015

Torta di castagne e mandorle

Torta mandorle

Oggi il mio blog compie 5 anni! Ogni volta me ne dimentico o lascio passare questo giorno senza dire niente! Povero il mio spazietto virtuale, così trascurato in quest'ultimo periodo! Ma oggi no! Oggi voglio approfittare e  ringraziare di cuore tutti coloro che passano tra queste pagine! C'è chi lascia un commento, chi lo fa in maniera silenziosa e chi mi scrive in privato; siete in tanti e questo non può farmi che felice!
Ho imparato tante cose in questi cinque anni e la voglia di fare e sperimentare cresce sempre di più!
Grazie quindi anche alle tante amiche blogger dalle quali attingo e metto in pratica! Siete una vera e proprio scuola di cucina.
E come sempre sono di corsa, quindi vi lascio a questa dolce ricetta. Se amate tanto le castagne provatela!


Torta di castagne e mandorle
Fonte ricetta: Cioccolato Giunti Demetra
- 400 g di castagne
- 250 g di zucchero + 3 cucchiai
- 5 uova
- 200 ml di latte
- 100 g di burro (per me olio di semi)
- 100 g di cioccolato fondente
- 100 g di mandorle (per me farina di mandorle)
- Scorza di 1 limone
- qualche goccia di essenza di vaniglia
- 1 bustina di lievito
- Un pizzico di sal
Consiglio: un liquore a vs scelta: maraschino, vermut, amaretto

- Sbollentate e sbucciate le castagne, poi unitele al latte e portate a bollore, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
- Battere i tuorli con lo zucchero e il pizzico di sale fino a ottenere una crema gonfia, incorporare il burro morbido (per me olio a filo sempre battendo), la vanillina e il lievito.
- Quando gli ingredienti sono ben amalgamati, addizionate il cioccolato tritato, le mandorle e le castagne passate al frullatore con il latte. Aromatizzate con la buccia di limone e il liquore a scelta (uno o due cucchiai da tavola), poi addizionate gli albumi montati a neve ferma con 3 cucchiai di zucchero.
- Versate l'impasto in uno stampo da 24Cm di diametro, ben  imburrato e infarinato, e infornate a 180°C per 50 minuti
- Togliete la torta dal forno, lasciate riposare 15 minuti, poi sformatela su un piatto da portata e servite a piacere con lo zucchero a velo.


Nota
- se preferite, potrete anche fare questo dolce con le castagne sbollentate, sbucciate e passate allo schiacciapatate, su questa dose io uso 500 g di castagne già passate e non uso il latte.
- Nella ricetta originale è consigliata una salsa al di accompagnamento al dolce che vi riporto di seguito

Salsa al cioccolato
20 g di burro, 200 g di cioccolato fondente, 200 ml di latte, 60 ml di panna fresca
Sciogliete il cioccolato al bagnomaria, poi portate al bollore il latte con la panna, mescolare con il cioccolato, fate raffreddare e servite.

domenica 1 novembre 2015

Biscotti gufo

gufo

Ho avuto una settimana abbastanza intensa, tanto da non avere il tempo di postare o passare per i blog amici.
Ho fatto diverse cosine per Halloween quest'anno ma non ho avuto modo di fotografare nulla (tempo tiranno... grrrrrr!!!!!!!!). Ho giusto fatto uno scatto veloce proprio stamattina a questi biscotti, visti da Fede, che possono essere proposti in qualunque momento dell'anno, soprattutto alle feste dei piccoli. Simpatici e facilissimi da fare, qui troverete anche il tutorial fotografico per la loro realizzazione.
 

 
Biscotti gufo
Fonte ricetta: Federica e Crocedelizia (tutorial fotografico)
Dosi per circa 50 biscotti (o poco meno, dipende da quanto li farete grandi)
Frolla bianca
- 250 g di farina con amido (io 200 g di farina 00 + 50 g di amido di mais)
- 1 uovo
- 125 g di zucchero
- 125 g di burro + pizzico di sale
- 1 cucchiaio da tavola di latte
Per la frolla scura
- 200 g di farina 00
- 50 g di cacao (io metà cacao e metà nescquik)
- 1 uovo
- 1 cucchiaio da tavola di latte
- 125 g di zucchero
- 125 g di burro + pizzico di sale
E ancora
- 1 albume per pennellare
- anacardi naturali per decorare (i miei salati)
- Gocce di cioccolato per gli occhi

- Impastate separatamente le frolle, avvolgete in pellicola e fate riposare almeno trenta minuti
- Riprendete le frolle, staccate una porzione di frolla bianca e stendetela su un piano leggermente infarinato allo spessore di mezzo centimetro. Fate un salsicciotto omogeneo con la frolla scura e appoggiatelo sulla frolla chiara precedentemente pennellata con l'albume d'uovo, quindi avvolgete facendo un solo giro di frolla chiara; saldate bene i bordi, avvolgete in pellicola e fate riposare in freezer per circa 1 ora o comunque finché la pasta non sarà diventata abbastanza dura per il taglio.
- Riprendete i salsicciotti in freezer e tagliate dei dischi allo spessore di mezzo centimetro, poi disponeteli affiancandoli a due a due, pennellando i bordi in modo che si incollino bene tra di loro, per formare le orecchie pizzicate la parte alta con le dita.
- Disponete i biscotti su teglia rivestita di carta forno e completate con gli anacardi e le gocce di cioccolato.
- Cuocete i biscotti a 170°C per circa 13 minuti


Note importanti da seguire da Fede:

1 l'albume è importante perché fa da colla
2 il passaggio in freezer è fondamentale, altrimenti tagliando le fette i salsicciotti di schiacciano.
3 non mettere lievito, se no perdano la forma
4 pizzicate il bordo esterno dell'impasto bianco per un effetto più realistico!
la farina con amido si trova in commercio è farina 00 + amido di frumento.
l'amido su 1 kg di farina è il 30%, in questo caso sarebbe 175 farina + 75 amido. 

oppure si può fare tutta farina 00. oppure 200 farina 00+50 amido.
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