Sono molto felice di comunicarvi che da questo mese farò parte della squadra di food blogger dell'Italia nel piatto.
Ringrazio di cuore le amiche e gli amici blogger per avermi dato la possibilità di partecipare a questa nuova avventura culinaria, in particolare Elena.
Io rappresenterò la Campania naturalmente. Quindi ogni volta vi proporrò una ricetta tipica della mia regione, legata al tema del mese.
Questa volta si parla di pasta, argomento a me tanto caro.
Io oggi vi presento la maccaronara. una preparazione culinaria, tipica dell'Alta Irpinia; si tratta di un piatto "povero" della cultura contadina, nato per preparare con pochi ingredienti, sola acqua e farina appunto, qualcosa da mettere in tavola dopo una dura giornata di lavoro. Il sugo che accompagnava questo piatto era quello fatto con gli ingredienti di scarto, come le cotiche o altre parti meno pregiate del maiale, del vitello e degli ovini.
Ringrazio di cuore le amiche e gli amici blogger per avermi dato la possibilità di partecipare a questa nuova avventura culinaria, in particolare Elena.
Io rappresenterò la Campania naturalmente. Quindi ogni volta vi proporrò una ricetta tipica della mia regione, legata al tema del mese.
Questa volta si parla di pasta, argomento a me tanto caro.
Io oggi vi presento la maccaronara. una preparazione culinaria, tipica dell'Alta Irpinia; si tratta di un piatto "povero" della cultura contadina, nato per preparare con pochi ingredienti, sola acqua e farina appunto, qualcosa da mettere in tavola dopo una dura giornata di lavoro. Il sugo che accompagnava questo piatto era quello fatto con gli ingredienti di scarto, come le cotiche o altre parti meno pregiate del maiale, del vitello e degli ovini.
Oggi la maccaronara è diventata il "simbolo" delle tradizioni culinarie di molte zone dell'Irpinia, ove si organizzano sagre ed eventi per assaporare questo delizioso piatto di pasta, condito non solo con ragù di carne ma anche con i funghi. Ma se il condimento si è arricchito nel tempo, la pasta è rimasta legata a quella che era la sua preparazione iniziale e continua ad essere preparata a mano, con sola acqua e farina e intagliata con il caratteristico mattarello, chiamato anch'esso maccaronara.
La pasta ha la forma di un grosso spaghettone a sezione quadrangolare. Viene solitamente preparata con farina di semola di grano duro. Io ho imparato, a farla diversi anni fa, da una signora di Castelvenere sul Calore, che usava anche sola farina 00.
La maccaronara
Dosi per 4 persone
- 500 ml di farina di semola di grano duro (io ho usato anche della semola a gramolatura grossa, infatti dalla foto noterete che la pasta è molto più rustica)
- acqua fredda quanto basta
Per il sugo di carne
- 1 litro di passata di pomodoro
- 1 cipolla
- 4 costine di maiale
- 2 salsicce
- Preparate il sugo di carne. Portate a bollore l'acqua in una casseruola e tuffatevi i pezzi di carne. Lasciateli sobbollire per qualche minuto. In questo modo la carne rilascerà parte del suo grasso, divenendo più leggera. Poi scolatela.
- A parte, versate la passata di pomodoro in una capace casseruola, addizionate la cipolla intera e, come inizia il primo bollore del sughetto, i pezzi di carne.
- Cuocere con coperchio semi aperto e a fiamma moderata per almeno 40-50 minuti, avendo cura di rigirare spesso.
Nota: io non ho addizionato olio al sugo di cottura, per una preparazione più leggera; comunque la carne rilascerà il suo grasso in cottura.
- Preparate la maccaronara. Sul tavolo di lavoro fate una fontana con la farina e iniziate a versare al centro l'acqua, poco per volta. Impastate con le mani per ottenere un panetto omogeneo, di consistenza elastica. Lavorate bene l'impasto. Coprite con un panno e lasciate riposare almeno 30 minuti.
- Prelevate piccole porzioni di impasto e stendetele, aiutandovi con un mattarello, in un panetto spesso di 1 cm (vedi foto sotto), lungo circa 10-15 cm.
Nota: non fate panetti troppo lunghi perché con il mattarello rigato la pasta si stenderà ancora in lunghezza.
- Con l'apposito mattarello rigato, chiamato maccaronara, intagliate la pasta, avendo cura di premere bene per dividere gli spaghettoni. Polverizzate sempre con la farina sia il piano che il panetto sul quale andrete ad appoggiare il mattarello rigato.
- Dividete la pasta con le mani e riponetela su un piano leggermente infarinato a riposare.
- Portate a bollore l'acqua in una capiente pentola, salate e addizionate 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, poi cuocete la pasta, per almeno 9- 10 minuti.
- Scolate la pasta, passandola sotto un getto di acqua fredda e conditela con il sughetto preparato.
Ed ecco le altre proposte
Piemonte Tajarin al castelmagno e nocciole
Liguria: trenette con borbogion
Lombardia: Pasta al Gorgonzola
Friuli-Venezia Giulia: Blecs alla morchia
Emilia Romagna: Farfalle all’uovo fatte in casa
Toscana: Pici all’aglione
Umbria: Umbricelli al pecorino
Abruzzo: Ravioli di carne al sugo abruzzese
Campania: La maccaronara.
Puglia: Cavatelli con le cozze
Calabria: Struncatura con stocco e ricotta salata
Sardegna: Maccarones de Busa
Cara Natalia, il nome solo mi mette appetito, credo sia un piatto buonissimo.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Che brava perché sul
RispondiEliminaTuo blog non riesco a commentare col
Cellulare? Spesso ci rinuncio per questo motivo uffa .. a me manca totalmente la cultura culinaria dell'eroina ma mi piacerebbe tantissimo
Impararla in loco si intende. Bravissima Natalia
Mamma mia..ma che bontà!! Una pasta rusticissima.. con un sugo eccezionale.. baciotti e buon week-end .-D
RispondiEliminaciao e benvenuta in squadra!!!
RispondiEliminaquesto piatto dev'essere squisito....
ciao
elisa
Grazie a te! è un vero piacere collaborare in questo progetto assieme. Come mi aspettavo ha proposto un piatto d'eccezione, bellissima la forma e con un condimento davvero squisito.. quel mattarello devo trovarlo... troppo interessante! un bacione!
RispondiEliminaMmmmm....cosa darei per assaggiare un piatto di questa meraviglia!
RispondiEliminaUn abbraccio cara
non ho mai assaggiato questa delizia, devo rimediare assolutamente!
RispondiEliminabaci
Alice
Ciao carissima Natalia, sono molto contenta della tua partecipazione, almeno avremo occasione di leggerci un po' più spesso! Ottima questa pasta, un bacione
RispondiEliminaChe piatto meraviglioso e che bello iniziare insieme quest'avventura! Un bacione LA
RispondiEliminaAdoro questi piatti. Deve essere una bontà.
RispondiEliminaFantastica questa pasta, complimenti!!!
RispondiEliminaBravissima Natalia una ricetta tipica veramente speciale, grazie di avermela fatta conoscere!!!
RispondiEliminaBaci
Ciao, è un vero piacere averti con noi, ottima questa pasta, bella rustica come piace a me.
RispondiEliminaMiria
Benvenuta nel gruppo, è un vero piacere!
RispondiEliminaottima ricetta!
la sezione dello "spaghettone" non deve essere quadrata ma bensì triangolare.il matterello che usi non è quello giusto
RispondiEliminaCiao Ariosto, ti ringrazio per l'approfondimento. La ricetta della maccaronara mi fu insegnata da una signora di Castelvetere e il matterello in foto è un suo regalo. Naturalmente uso anche quello a sezione triangolare di cui parli ma non sapevo che il formato dovesse essere rigorosamente di questo tipo. Approfondirò senz'altro la cosa.
EliminaHo chiesto ad un mio amico che se ne intende, e mi ha assicurato che la vera maccaronara è a sezione rigorosamente quadrangolare, tanto che in origine veniva tagliata con il coltello, come si fa ancora oggi con le "laine".
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