Questo mese per l'Italia nel Piatto parliamo di "ricette che scaldano il cuore".
Tutti noi abbiamo sicuramente una ricetta dei ricordi, che ci riporta indietro nel tempo e che ci ricorda una persona cara; una ricetta, insomma, che sa di amore, tradizione, casa, pazienza e famiglia.
Io ne ho diverse! Ma quasi tutte legate alla stessa persona: la mia nonna, oggi quasi centenaria.
Da lei ho imparato a fare il pane, la pasta fatta a mano, i biscotti e tantissime altre cose.
Di lei io porto il nome e tra i suoi numerosissimi nipoti credo di essere l'unica che oggi "gioca" con pasta madre e farina.
Ovvio che per la nostra rubrica dell'Italia nel Piatto, non potevo non parlarvi di una sua ricetta.
Questi fantastici taralli all'uovo di nonna Natalia, venivano preparati sempre nel periodo di Pasqua, insieme al pane, alle pastiere e ai calzoni.
Lei li faceva nel forno a legna, tutta un'altra cosa: i taralli venivano molto più aperti e più alti di così come li vedete in foto.
Io per ora mi devo accontentare del forno casalingo, ma il risultato è comunque piacevole, nel gusto e nel palato.
A voi la mia ricetta del cuore e quelle delle mie colleghe dell'Italia nel Piatto.
I taralli all'uovo di nonna Natalia
Dosi per 7 grossi taralli
(io li ho fatti di diverse misura, grandi e piccoli, per fare un po' di divisioni, ma la tradizione li vuole giganti)
- 700 g di farina 00
- 7 uova
- 1 tazzina di olio
- 1 tazzina di alcool (va bene anche la grappa)
- 1 pizzico di sale
- abbondante pepe macinato
- Impastate per bene tutti gli ingredienti, 10 minuti se usate la planetaria, 15-20 se lavorate a mano
- Dovrete ottenere un panetto morbido, omogeneo non appiccicoso
- Formate i taralli e disponeteli su una spianatoia infarinata.
- Portate a bollore una pentola di acqua e scottate i taralli per 10 minuti ognuno
Nota: i taralli cresceranno nella casseruola, quindi in base alle dimensioni ne dovrete cuocere 1 o 2 alla volta.
- Man mano, scolate i taralli e incideteli profondamente con un coltello affilato.
- Disponete i taralli su una teglia da forno e infornate a 200°C per circa 30 minuti
Ed ecco le ricette delle altre amiche blogger
Valle d'Aosta: seupetta de Cogne
Piemonte: torcetti al burro
Liguria: ravioli ai carciofi
Lombardia: torta del paradiso
Trentino Alto Adige: marmor-kuchen altoatesina
Veneto: i crostoli della nonna
Friuli Venezia Giulia: gnocchi di susine
Emilia Romagna: i bassotti
Toscana: torta della nonna
Marche: frittelle di mele
Umbria: le ricette della nonna
Lazio: maritozzo con la panna
Abruzzo: pasta e fagioli
Molise: pasticcio di pollo in crosta
Campania: i taralli all'uovo di nonna Natalia
Puglia: cime di rapa stufate
Basilicata: lagane e ceci
Calabria: minestra cu la nduda
Sicilia: biancomangiare
Sardegna: culungionis de pappai biancu ( Ravioli di mangiar bianco )
rubo la ricetta!ideali a colazione
RispondiEliminaCara Natalia, una ricetta che dalle foto questi taralli sono sicuramente buoni!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Li conosco bene😍Ne ricordo il sapore,ho sempre desiderato farli.Ci provo Natalia e complimenti alla nonnina centenaria😘
RispondiEliminaChe meraviglia e che profumo... una vera delizia! A presto LA
RispondiEliminawow che profumo questi taralli e che bello il tuo quaderno di ricette! sempre deliziose le tue ricette! bravissima!
RispondiEliminache meraviglia devono essere buonissimi!!
RispondiEliminaMeravigliosi!!! E' proprio una ricetta che scalda il cuore questa! Complimenti!
RispondiEliminaAdoro le ricette della nonna, non sono buone di più! Nella loro semplicità trasmettono non solo golosità ma tanto amore, proprio come queste tue ciambelle. Un bacio
RispondiEliminaRicette che hanno un altro sapore un altra vita
RispondiEliminaLunga vita a nonna Natalia e complimenti a te che sei così brava a continuare la tradizione di famiglia!!!
RispondiEliminaBaci
Complimenti!!...questi taralli devono essere di una bontà unica!
RispondiEliminaChe buoni Natalia, le nonnne sono meravigliose qualunque cosa ci insegnino! bacioni
RispondiEliminaQuesti sono i biscotti preferiti di mio marito, corro a prepararli! Buonissimi
RispondiEliminaquesti la faceva anche la ma nonna... giganti!!!!
RispondiEliminabel ricordo!
ciao
elisa
Ciao Natalia anche dai miei nonni in Calabria venivano preparati questi taralli, chiamati cudduriaddi ...difficilissimo da scrivere, e poi glassati con lo zucchero, nel periodo di una importante festa religiosa di paese. Complimenti per la riuscita e per questa bella ricetta scaldacuore e complimenti alla tua nonna per la bella età. Buona giornata Luisa
RispondiEliminaGrazie a te Luisa
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