martedì 22 maggio 2018

Base morbida per crostate ricetta senza burro


La base morbida per crostate è davvero molto semplice da realizzare e si presta a mille farciture, in particolare per quelle di crema e frutta 
Io la realizzo senza burro per via della mia intolleranza al lattosio e vi assicuro che viene altrettanto morbida e golosa.
Vi consiglio una leggera bagna della base prima di passare alla farcitura, perché renderà la vostra crostata ancora più golosa e profumata. 


Base morbida per crostate, ricetta senza burro 
Dosi per una teglia da 28 cm
- 190 g di farina 00
- 2 uova medie
- 80 ml di olio di semi
- 110 g di zucchero semolato
- 1/2 bustina di lievito per dolci vanigliato
- 2 cucchiai di latte (per me delattosato)
- 1 pizzico di sale
- 2 cucchiaio di marmellata di limoni oppure la buccia grattugiata di 1 limone


Procedimento
- Montate insieme l'olio, le uova, il pizzico di sale e lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio e spumoso
- Setacciate la farina miscelata e il lievito, poi addizionateli al composto, insieme al latte, sempre montando con le fruste.
- Come il composto diventa omogeneo, aggiungete anche la buccia o la marmellata di limoni.
- Imburrate e infarinate lo stampo apposito e versate il composto
- Infornate a 180°C per circa 18-20 minuti
- Sfornate la base morbida per crostate e sfornatela su un piatto da portata

Nota
- Io ho bagnato la base che vedete in foto con uno sciroppo al liquore strega, poi ho farcito con una crema pasticcera alleggerita con panna di soia e decorato con fragole


sabato 19 maggio 2018

Muffin alla banana senza burro


A giorni cambierò casa! Mi sposterò giusto di un centinaio di metri nella casa dei nostri sogni, pensata e disegnata da me e mio marito. Avrò tanto spazio in più e una cucina molto più grande. Soprattutto avrò il mio orto a portata di mano. Per ora sono riuscita ad allestire solo l'angolo delle piante aromatiche, ma presto arriverà tutto il resto. 
Le cose da fare sono tantissime, sia fuori che dentro, quindi non mi resta molto tempo per stare ai fornelli. Ma non posso di certo far mancare dolci e merendine alla truppa. Quindi ben vengano ricette ultra veloci, prime fra tutte quelle dei muffin. 
Questi di oggi sono dei classici muffin alla banana, rigorosamente senza burro per me. In realtà sto realizzando diverse ricette di muffin, peccato solo di non avere il tempo di fare qualche scatto. 



Muffin alla banana
- 250 g di farina 00
- 120 g di zucchero semolato
- 2 banane grandi
- 100 ml di olio di semi
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 2 uova
- Qualche cucchiaio di latte (per me delattosato)

- Sbucciate le banane e schiacciale con una forchetta in una ciotola
- Addizionate lo zucchero alle banane e mescolate, poi aggiungete anche le uova e, come queste si amalgamano al composto, l'olio di semi.
- Miscelate a parte la farina con il lievito, poi aggiungete al composto di uova e banane, rimestando velocemente.
- Se occorre, aggiungere latte quanto basta per ottenere un composto più fluido
- Dividete il composto in pirottini per muffin e cuocete a 180°C per circa 25 minuti


martedì 15 maggio 2018

Tagliatelle al limone


Preparo la pasta fatta in casa molto spesso, variando dalle ricette classiche a qualche nuovo esperimento.
Siccome impasto quasi sempre nel fine settimana, in mezzo a tante cose da fare, non sempre ho la possibilità di fare foto, motivo per il quale posto pochissime ricette di pasta fatta a mano.

La ricetta di queste tagliatelle con farina di limoni, però, la dovevo per forza di cose condividere. Quindi perdonate le foto non certo belle (ma tanto io non faccio parte della categoria "foto da mangiare") e concentratevi solo sulla ricetta.

Qualche post fa vi ho presentato questa farina realizzata con le bucce di limone esauste, provenienti dalla macerazione per il liquore limoncello.
Una farina profumatissima che ho adoperato per diverse ricette
L'idea della pasta non è nuova però: roducendo diverse farine da frutta e ortaggi ci ho già provato ottenendo dei risultati molto soddisfacenti. 

In questo caso la farina di limoni dona alla sfoglia una ruvidità molto piacele. La pasta regge molto bene la cottura, fidatevi, regalandovi una tagliatella che attacca bene ogni tipo di condimento. 


Tagliatelle al limone
Dosi per 4 persone
- 2 uova
- 180 g di farina 0
- 20 g di farina di limoni (per farsela in casa vedi a questo post)
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva




- Fate la fontana con la farina 0 e la farina di limoni
- Rompete al centro le uova, poi battetele delicatamente co i rebbi di una forchetta
- Iniziate a impastare, con la punta delle dita, facendo cadere la farina al centro della fontana, amalgamando man mano
- Lavorate la pasta energicamente per almeno una decina di minuti, fino a ottenere un panetto o omogeneo 
- Chiudete il panetto in una bustina per alimenti e lasciatelo riposare almeno 30 minuti
- Riprendete il panetto, tagliatelo di 3-4 parti e iniziate a fare le sfoglie (se procedete a mano allora tirate il panetto intero con il mattarello)
- Io ho usato la macchina per la pasta, ho sfogliato ogni pezzo più volte, riducendo lo spessore della sfogliatrice da 1 a 5
- Intagliare le tagliatelle e lasciarle asciugare all'aria 


- Come potete notare dalla foto la sfoglia è molto ruvida, merito della farina di limoni, e così deve essere
- Non ho avuto bisogno di altra farina durante la sfogliatura e la formatura della pasta
- Le tagliatelle si seccheranno perfettamente all'aria e possono essere conservate anche per più di un giorno prima della cottura

venerdì 11 maggio 2018

Chiffon Cake al Liquore Baileys con gocce di cioccolato fondente


Conosco e preparo la Chiffon Cake da oltre 10 anni. Anzi, è uno dei dolci lievitati che più regalo a parenti e amici, perché sempre tanto gradito.
All'inizio mi limitavo a preparare questo dolce solo nella ricetta classica, aromatizzato al limone; nel tempo ho imparato a variare la ricetta per andare incontro ai gusti di più persone.
Non sempre posto queste versioni però, forse perché di questo dolce se ne vedo davvero tante in giro nel web. Ma questa di oggi, con crema al liquore, avevo proprio piacere di condividerla.
Un dolce buonissimo, ancora più morbido del solito: ne ho fatti tre in meno di una settimana ed io ho lo stampo gigante!!!!  


Chiffon Cake al liquore Baileys con gocce di cioccolato fondente 
Dosi per lo stampo grande
- 7 uova grandi
- 135 g di acqua
- 125 g di olio di semi
- 3/4 di bicchiere di liquore Baileys
- 300 g di farina 00
- 250 g di zucchero semolato
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 cucchiaino da tè di cremor tartaro
- 100 g di gocce di cioccolato

Preparazione
- Separate i tuorli dagli albumi e lavorate questi ultimi, con il cremor tartaro, a neve molto ferma.
- Lavorate i tuorli nella planetaria, a velocità sostenuta, per alcuni minuti
- Aggiungete l'acqua e lasciate andare la planetaria alla velocità massima fino a che il composto non diventa gonfio e soffice (deve praticamente raggiungere il bordo della ciotola)
- Addizionate a questo punto l'olio di semi, a filo, lentamente e lasciate lavorare la macchina per altri 5 minuti
- Addizionate il liquore, sempre lentamente; lasciate lavorare ancora qualche minuto
- A questo punto accendo il forno a 180°C, funzione ventilato
- Versate lo zucchero, poco per volta, nel cestello della planetaria, sempre continuando a lavorare (velocità 3)
- Spegnete la macchina e aggiungete, in 3 riprese, la farina miscelata al lievito, setacciandola prima
(io setaccio la farina 2 volte, quando la peso e quando la verso nella planetaria)
- Mescolate a mano, dall'alto verso il basso, il composto, in questo modo la massa non si smonterà
- Addizionate le gocce di cioccolato, rigirando delicatamente
- Unite le chiare montate a neve e mescolate sempre dall'alto verso il basso, fino a ché il composto non sarà ben amalgamato.
- Versate il composto nello stampo per Chiffon Cake, senza imburrare e infarinare
- Infornate in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti, coprendo dopo 35 minuti se notate che il dolce inizia a diventare scuro
- Sfornate la vostra Chiffon Cake e capovolgetela subito
- Lasciate raffreddare completamente il dolce, prima di sformarlo e servirlo

mercoledì 9 maggio 2018

Insalata fredda di taccole e carote


Chi mi segue sa che le verdure in casa mia non mancano mai e, soprattutto, che seguo la stagionalità dei prodotti, anche grazie al fatto che li prelevo direttamente da madre natura. 

E' questo il periodo delle taccole, ovvero i piselli mangiatutto, che non vanno sgranati ma mangiati tal quali. 
Le taccole oltre a essere davvero molto buone, sono ricche di fibre, sali minerali e vitamine. 
Aumentano inoltre il senso di sazietà ed hanno un ridotto potere calorico, pertanto sono ottime per chi vuole mantenersi in forma, a parte di non eccedere troppo con i condimenti. 

Oltre a prepararle in insalata, le taccole possono essere anche gustate saltandole in padella con il burro e il formaggio oppure cotte con la cipolla e il pomodoro. 


Insalata fredda di taccole e carote
Dosi per 4 persone
- 600 g di taccole
- 4 grosse carote
- 20 olive verdi denocciolate
- 150 g di mais in scatola
- 3 cucchiai di oli extravergine di oliva
- 8 filetti di acciuga sottolio 
- Sale grosso quanto basta 

- Lavate e pulite le taccole, eliminando le due estremità e il filamento centrale, se molto lunghe tagliatele in 2 o più parti.
- Raschiate le carote e tagliatele a rondelle 
- Riempite una casseruola di acqua e portate a bollore, poi salate a piacere
- Tuffate le rondelle di carote nell'acqua e fatele cuocere per circa 7-8 minuti
- Addizionate anche le taccole e proseguite la cottura ancora per 7 minuti, devono diventare tenere
- Scolate gli ortaggi e lasciateli raffreddare nel colapasta
- Trasferite gli ortaggi freddi in una ciotola capiente e addizionate i filetti di acciuga spezzettati, le olive denocciolate, il mais e l'olio extravergine di oliva
- Mescolate il tutto e servite oppure conservate in frigorifero fino al momento di servire

Nota
- Ottima è l'aggiunta di 1 cucchiaio di aceto di vino oppure di mele 
- A piacere potrete anche aggiungere erbe aromatiche a vostra scelta, consiglio l'origano oppure l'erba cipollina, sia fresca che essiccata. 


Per imparare a coltivare, scegliere, pulire, conservare e cucinare la tua frutta e verdura di stagione ecco i miei libri, in vendita presso le librerie e online. 


lunedì 7 maggio 2018

Pasta frolla leggera allo yogurt


La pasta frolla leggera allo yogurt è una valida alternativa alla frolla tradizionale, soprattutto per chi come me è intollerante al lattosio oppure per chi sta a dieta ma non vuole rinunciare al dolce.
Questa frolla allo yogurt è ottima per fare biscotti e crostate. Io l'ho arricchita con della marmellata di limoni e l'ho usata per una golosa crostata con la marmellata di fragole. 


Pasta frolla allo yogurt
- 300 g di farina 00
- 1 uovo
- 1 vasetto di yogurt bianco (125 g)
- 100 g di zucchero semolato
- 1 cucchiaio di marmellata di limoni (oppure la buccia di 1 limone)
- 1/2 cucchiaino raso di lievito per dolci


Preparazione
- Fate la fontana con la farina, miscelata al lievito, e lo zucchero, poi versate al centro l'uovo e lo yogurt
- Addizionate anche la marmellata di limoni o la buccia del limone grattugiato
- Lavorate per bene, in maniera da incorporare tutti gli ingredienti, fino a ottenere un composto omogeneo (se usate come me la confettura nell'impasto allora il panetto non verrà liscio come la normale frolla al burro, ma avrà l'aspetto di quello in foto)
- Formate una palla con la pasta e avvolgete in pellicola
- Lasciate riposare la pasta in frigorifero prima di utilizzarla per fare biscotti o crostate.

venerdì 4 maggio 2018

Fette biscottate al cacao con lievito madre, senza burro


Tra i prodotti per la colazione, non mi faccio mai mancare le fette biscottate fatte in casa. 
Ogni volta che le faccio vario sempre la ricetta per creare qualcosa di nuovo. Questa volta  ve le presento in versione "abbronzata". Per avere questo effetto potrete utilizzare il cacao oppure il Nesquik oppure l'orzo (queste in foto sono con l'orzo).

Dando un'occhiata in giro, ho visto che le fette biscottate pubblicizzate come integrali, senza lattosio, con farine particolari, e così via, hanno prezzi davvero esagerati, per me assolutamente non giustificati.
Spesso chi acquista pensa che pagando di più ha un prodotto migliore dal punto di vista qualitativo e salutare, ma non è così. Meglio imparare a farsele in casa, basta davvero poco per avere un prodotto veramente genuino e, tra l'altro, che si conserva a lungo.
Potrete realizzare queste fette biscottate al cacao anche utilizzando il lievito di birra, avendo però l'accortezza di metterne poco e aumentare i tempi di lievitazione.


Fette biscottate al cacao con lievito madre, senza burro
Dosi per 1 o 2 stampi da plumcake (dipende da quanto volete alte le vostre fette biscottate, quelle in foto sono state realizzate in 2 stampi)
- 340 g di farina 0
- 50 g di lievito madre attivo (7 g di lievito di birra fresco)
- 180 ml di acqua 
- 2 cucchiai di cacao (oppure di Nesquik oppure di orzo)
- 30 g di zucchero semolato
- 60 ml di olio di semi oppure olio di oliva delicato
- 1 cucchiaino di miele


Procedimento
- Sciogliete il lievito madre nell'acqua appena tiepida, addizionate anche il miele e lo zucchero e fate amalgamare
- Aggiungete la farina miscelata al cacao e l'olio
- Lasciate lavorare l'impasto a velocità 1 per una decina di minuti circa
- Spegnete, trasferite la pasta su un piano e fate delle pieghe a 3, poi trasferite in una ciotola unta e lasciate riposare per almeno 4 ore, coprendo con pellicola per alimenti, bucherellando la superficie. 
- Riprendete la pasta e stendetela su un piano infarinato per formare un rettangolo
- Avvolgete il rettangolo a rotolo e disponetelo nello stampo per plumcake foderato con carta forno, oppure imburrato e infarinato
- Coprite ancora una volta con pellicola, sempre bucherellando la superficie, e lasciate lievitare fino a 1cm dal bordo dello stampo, circa 7-8 ore
- Infornate le fette biscottate a 180 °C per circa 30 minuti, coprendo con alluminio dopo circa un quarto d'ora
- Sfornate le fette biscottate, sformatele subito dallo stampo e lasciate raffreddare bene il panetto.
- Tagliate le fette biscottate allo spessore di 1/2 cm e stendetele su una teglia ricoperta di carta forno
- Tostate le vostre fette biscottate al cacao a 100 °C
- Conservate in contenitori a chiusura ermetica: si conservano per settimane




Qui troverai altre ricette di fette biscottate
- Fette biscottate a lievitazione naturale a lunga conservazione
- Fette biscottate alla crusca di grano
- Fette biscottate all'orzo (la ricetta di Motersino) 
- Fette biscottate con riso soffiato al cioccolato

mercoledì 2 maggio 2018

La Mozzarella di Bufala Campana



Questo mese noi dell'Italia del piatto vi parliamo di formaggi, portandovi in giro tra le varie regioni del Belpaese a scoprire quali sono le produzioni tipiche e le ricette ad esse legate.
Maggio è un mese perfetto per la produzione dei formaggi: il rigoglio dei pascoli erbosi fa si che gli animali producano un latte migliore dal punto di vista qualitativo e quantitativo, regalandoci così dei prodotti lattiero-caseari unici nel profumo e nel sapore. 

In Campania sono prodotti diverse tipologie di formaggi, tra cui il caciocavallo podolico, diversi pecorini e i formaggi da latte di capra, di vacca e di bufale.

Naturalmente non potevo non parlarvi di una nostra eccellenza, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo: la mozzarella di bufala campana


Questo formaggio, che per alcune zone si fregia del marchio di riconoscimento DOP, è prodotto in varie regioni del centro-sud Italia solo ed esclusivamente con latte intero, crudo, di bufala. 
La mozzarella di bufala ha forme (tondeggiante, ciliegina, bocconcino, nodino, ovolino, treccia)  e pezzature diverse (dai 10g agli 800 g con punte di 3Kg per le trecce).
Qualunque sia la forma e la pezzatura scelta, questo formaggio deve avere un colore bianco porcellanato, crosta sottile e superficie liscia; la struttura della pasta deve essere elastica, priva di difetti e occhiature; al taglio la mozzarella di bufala deve presentare la tipica scolatura biancastra di siero, segno che il prodotto è fresco.




In Campania sono molte le zone con produzioni di alta qualità, tra cui quelle del Casertano e quelle del Salernitano. 
Personalmente preferisco le pezzature medio-grandi, le trovo più saporite, mentre per quelle giganti mi oriento sempre sulla treccia.
Inoltre preferisco sempre il prodotto del giorno prima,  perché molto più gustoso.

Una volta acquistata la mozzarella di bufala va tenuta nel suo liquido di governo a temperatura ambiente, mai in frigorifero. D'inverno, poco prima di servirla è consigliabile tenere la busta immersa in acqua calda per una decina di minuti.
Per gustare appieno tutte le caratteristiche organolettiche di questo formaggio, la mozzarella di bufala andrebbe consumata entro un massimo di 2-3 giorni. Trascorso questo tempo, consiglio di passarla in frigorifero e utilizzarla come ingrediente in cucina. 



Io uso la mozzarella di bufala sulla pizza: in genere acquisto più mozzarella proprio per riservarne una parte alla farcia della pizza.
La pizza con mozzarella di bufala è una gustosità che potrete trovare praticamente in tutte le pizzerie Campane. Anzi, se fate un salto a Napoli non fatevi scappare l'assaggio di questa pizza, che sono sicura vi conquisterà. 


Pizza con Mozzarella di Bufala Campana DOP
- Mozzarella di bufala di 2-3 giorni quanto basta 
- Passata di pomodoro 
- Origano
- Olio extravergine di oliva 
- Basilico fresco 

- Preriscaldate il forno di casa alla massima potenza, funzione ventilato
- Stendete la pasta per pizza su un piano leggermente infarinato oppure nella teglia oleata 
- Mescolate la passata di pomodoro con l'origano, un filo di olio** e poco sale (solo se serve)*
- Stendete il condimento sulla pizza e infornatela
- Tagliate la mozzarella di bufala campana a fette spesse 1/2 cm e disponetele in un colapasta affinché perdano parte del loro liquido. 
- A metà cottura della pizza, distribuite le fette di mozzarella
- Portate a cottura la vostra pizza, sfornate e guarnite con foglie di basilico fresco prima di servire

Nota
* in genere le conserve fatte in casa sono più salate quindi evito di aggiungere sale, mentre quelle acquistate hanno un sapore più dolciastro, in questo caso è consigliabile aggiustate di sale. 
** Io aggiungo l'olio anche nel condimento al pomodoro, c'è chi preferisce addizionarlo a crudo sulla pizza appena sfornata. 



Ed ecco le proposte delle altre amiche blogger
Friuli Venezia Giulia: frico friulano
Abruzzo: fiadoni
Campania: la Mozzarella di Bufala Campana 
Sardegna: suppa cuata
















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