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domenica 29 settembre 2019

Polpette di lenticchie e ricotta fritte oppure al forno


Le polpette rappresentano per me uno di quegli stratagemmi con i quali nascondo alimenti poco graditi ai più piccoli. 
Nell'impasto delle polpette ci metto ortaggi e formaggi che nessuno sospetta e, di solito, sono consumate con gusto all'insaputa dell'ingrediente che fa "storcere il naso" ai componenti della famiglia.
Che soddisfazione sentire "mamma come sono buone, ma che ci hai messo dentro" ed io "nulla, sono quelle di sempre"😇.

Le lenticchie sono legumi che ora i miei figli mangiano tranquillamente nella pasta: ma fino a qualche anno fa dovevo frullare il tutto per fargliele consumare. Oggi, per fortuna, questa fase è superata però, quando le cucino, cerco di farne sempre in più perché poi le uso per farci, appunto, le polpette, variando ogni volta gli ingredienti aggiunti, che quasi sempre sono quello che ho da consumare nel frigorifero.

Le polpette di oggi sono fatte con ricotta e lenticchie, sono davvero molto buone e se frullate il legumi questi non si vedranno per nulla nella polpetta. 
Ovvio che fritte sono buonissime, ma anche al forno vi verranno altrettanto buone!  


Polpette di lenticchie e ricotta
- 460 g di lenticchie cotte (nelle mie era presente anche la carota che ho frullato)
- 200 g di ricotta vaccina
- 2 uova intere
- 30 g di formaggio grattugiato
- erbe aromatiche a piacer (per me maggiorana ed erba cipollina)
- Sale
- Pangrattato quanto basta
- Olio per friggere (ma vengono bene anche al forno)

Procedimento
- Frullate le lenticchie (con la carota) per ottenere una purea morbida
- Impastate tutti gli ingredienti e aggiungete tanto pane grattugiato fino a ottenere un composto sodo ma ancora morbido
- Se esagerate con il pane e il vostro composto è troppo sodo potrete aggiungere del latte, sempre poco alla volta mi raccomando
- Fate le polpettine e adagiatele in un piatto
- Friggete le polpette in abbondante olio caldo oppure cuocetele nel forno a 180°C per circa 18 minuti o comunque fino a doratura.


giovedì 19 settembre 2019

Pane misto con farina di tipo 1 e semola rimacinata


Da alcuni giorni ho ripreso a sfornare lievitati a ripetizioni. Non che questa estate non li ho realizzati, ma ho preferito cose veloci e pratiche. Ora invece è tornata la voglia di impasti e lievitazioni lunghe, per avere un prodotto più digeribile e dal sapore unico. 

Per questo giovedì per l'appuntamento con il gruppo del Granaio vi propongono un pane pane misto, fatto con farina di tipo 1 e farina di semola rimacinata, naturalmente, a lievitazione naturale. 
Un pane dalla crosticina croccante e l'alveolatura piccola e fitta, che conserva le sue caratteristiche gustative per giorni. 


Pane con farina di tipo 1 e farina di semola rimacinata 
- 300 g di farina di tipo 1
- 300 g di farina di semola rimacinata
- 120 g di pasta madre attiva
-  500 ml scarsi di acqua (potrebbe non servire tutta)
- 15 g di sale fino

Procedimento
- Mescolate le due farine nella ciotola della planetaria e aggiungete 350-400 ml di acqua (dovrete ottenere una massa morbida) 
- Azionate la macchina e fate amalgamare velocemente le farine con l'acqua, poi spengete e lasciate riposare per circa 40 minuti.
- Trascorso il tempo indicato, aggiungete nella ciotola il lievito madre sciolto in poca acqua e iniziate a impastare. 
- Aggiungete anche il sale (sempre sciolto in pochissima acqua) e continuate a impastare.
- Dovrete ottenere un impasto morbido ed elastico, pertanto, se serve, aggiungete altra acqua, ma sempre poco per volta, in caso contrario, se la pasta è troppo appiccicosa, addizionata altra farina. 
- A fine impasto, porre la pasta in una ciotola unta e lasciar lievitare per circa 5 ore (deve distendersi e raddoppiare)
- Riprendere l'impasto e trasferire su un piano leggermente infarinato, sgonfiare con i pugni chiusi e fare due o tre volte le classiche pieghe.
- Date la forma al vostro pane e riponetelo in un cestino rivestito con un canovaccio pulito, su cui avrete polverizzato della farina.
- Coprite e fate lievitare in luogo caldo per circa 7-8 ore
- Quando il pane sarà lievitato infornatelo in forno preriscaldato a 220°C
- Fate cuocere così per i primi dieci minuti, poi abbassate pian piano: io abbasso ogni 10 minuti di 10 °C fino ad arrivare a 190°C circa, per terminare così la cottura, che impiega 40 minuti (poi dipende dal pezzo di pane)
- Sforante e lasciate raffreddare in un canovaccio pulito.

Ed ecco le altre ricette del paniere di questo giovedì
Monica Torta Paradiso 


martedì 17 settembre 2019

Teglia al forno di peperoni friarielli e patate


A parte le pochissime ricette dedicate alle rubriche che seguo, sono mesi che non posto più nulla su questo blog.
Ero indecisa se abbandonare o meno il mio spazietto virtuale e mi sono presa per questo una lunghissima pausa. Pertanto, in attesa di capire cosa voglio fare veramente, ho deciso di riprendere  e pubblicare un po' più spesso.
Per oggi vi lascio una ricetta semplicissima (come sempre) che potrete usare come antipasto oppure contorno.


I peperoni friarielli sono una cultivar di peperoni piccola, di colore verde e dal sapore dolce. In molte zone italiane prendono nomi diversi, qui in Campania li chiamiamo friarielli oppure friggitelli. 
A me piacciono molto fritti, ma per consumarli in modo più sano ho deciso di cucinarli al forno con le patate. 


Teglia al forno di peperoni friarielli e patate
- 300 g di peperoni friarielli
- 2 grosse patate
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Spezie a piacere

- Lavate i peperoni sotto acqua corrente, poi asciugateli
- Tagliate la cupola a ogni peperone e fate uscire i semini
- Pelate e lavate le patate, poi tagliatele a tocchetti
- Trasferite gli ortaggi in una teglia da forno e conditeli con l'olio extravergine di oliva, il sale e gli aromi
- Coprite con alluminio e cuocete, in forno già caldo, a 180° per circa 35-40 minuti
- Servite caldo oppure freddo


giovedì 5 settembre 2019

Torta rustica con melanzane, pomodori e basilico


Riparte oggi la rubrica con gli amici del granaio, nella quale vi proporremo tante belle ricette di lievitati dolci e salati. Per questo primo appuntamento vi presento una torta rustica  che racchiude i sapori e i profumi di questa estate che ancora non ci lascia. In questo guscio di pasta per pizza troverete melanzane, pomodori, basilico e mozzarella, ma potrete arricchire la torta rustica con tutto quello che vi piace, come peperoni, zucchine e altri ortaggi di stagione.

Mi scuso fin da ora per le foto non certo belle ma mi si è rotto l'obiettivo della reflex e mettere a fuoco diventa difficile ora, in particolare con preparazioni che non sono molto facili da fotografare. … ma vi assicuro che la ricetta è buonissima e vale la pena di realizzarla. A voi!!




Torta rustica con melanzane, pomodori e basilico
- 450 g di farina 00
- 5 g di lievito di birra fresco
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 10 g di sale fino
- 300 ml circa di acqua
Per la farcitura
- 2 grosse melanzane
- 2 spicchi di aglio
- qualche pomodoro
- foglie di basilico fresco 
- Olio evo quanto basta
- Sale
- Origano 

Prepariamo la pasta
- Nella ciotola dell'impastatrice, versate la farina, il lievito di birra sciolto in poca acqua, l'olio extravergine di oliva e parte dell'acqua
- Iniziate a impastare e come si forma la pasta addizionate il resto dell'acqua in cui avrete sciolto il sale fino
- Se serve aggiungete altra acqua: dovrete ottenere un panetto morbido ed elastico
- Fate impastare bene per una decina di minuti, poi spegnete, coprite e lasciate lievitare in ciotola fino a che la pasta non triplica di volume. 

Prepariamo il ripieno
- Lavate le melanzane e tagliatele a cubetti.
- Riempiete una ciotola di acqua e sale e trasferitevi i cubetti di melanzane per una ventina di minuti
- Fate saltare gli spicchi di aglio nell'olio extravergine di oliva e tuffatevi le melanzane ben scolate e strizzate. 
- Aggiungete anche i pomodori lavati e tagliati a cubetti
- A metà cottura, addizionate il sale e l'origano e tirate via gli spicchi di aglio
- A fine cottura aggiungete le foglie di basilico fresco

Prepariamo la torta rustica
- Prendete la pasta per pizza e dividetela in due metà che stenderete in un due dischi alti 1/2 cm
- Con un disco rivestite uno stampo, bucherellate il fondo e versatevi all'interno la farcia di ortaggi
- Tagliate le fette di mozzarella e adagiatele sulle melanzane
- Completate con qualche foglia di basilico, poi coprite con il secondo disco
- Bucherellate con i rebbi di una forchetta e tagliate i bordi in eccesso
- Infornate la torta rustica a 190°C fino a doratura 
- Servite tiepida oppure fredda

Ed ecco le altre ricette del paniere di oggi



lunedì 2 settembre 2019

La passata di pomodoro con la varietà San Marzano



Con la fine delle vacanze e la ripresa di tutte le normali attività😅 torna, anche, la nostra consueta rubrica con le amiche dell'Italia nel Piatto
L'estate volge al termine, ma ci lascia ancora tanti prodotti colorati e profumati da assaporare. Ecco perché, noi dell'Italia nel Piatto, abbiamo pensato di proporvi per questo mese tante squisite conserve per catturare e chiudere nei barattoli i sapori di questa estate. In questo modo potrete gustare gli ortaggi e la frutta dei mesi caldi durante il lungo inverno. 
Ogni regione vi proporrà la sua ricetta tradizionale oppure realizzata con un prodotto tipico.

In Campania si fanno tantissime conserve, dall'inizio alla fine dell'estate. Una delle conserve per eccellenza è sicuramente la passata di pomodoro🍅, preparata praticamente in quasi tutte le case della nostra regione. 
In realtà, in Campania si preparano diverse conserve con i pomodori: la polpa pronta, i pelati, le pacche e la salsa, giusto per citarvene alcune. 
I pomodori usati per fare queste preparazioni possono essere di qualità diverse, scelti anche in base a un gusto puramente personale. Per fare la passata di pomodoro, tra le varietà più gettonate resta, senza dubbio, quella San Marzano: grossa, succosa, carnosa e con una resa produttiva molto alta. 

Se volete cimentarvi anche voi 😄nella preparazione di questa conserva siete ancora in tempo, infatti potrete trovare il San Marzano ancora per tutto settembre. Il procedimento che vi spiego è però applicabile anche a tutte le altre varietà di pomodoro, quindi potrete fare la vostra conserva con il frutto che preferite. 


Ricetta della passata di pomodoro 🍅
Gli ingredienti
- Pomodori San Marzano ben maturi
- Sale fino
- Foglie di basilico fresco

E' bene sapere che…
  • Per quanto riguarda le quantità, non vi riporto le dosi degli ingredienti perché qui in Campania le conserve le facciamo sui quintali di pomodori. Il sugo appena uscito dalla macchina passapomodori va salato con attenzione, meglio iniziare mettendone poco per poi fare una prova assaggio e regolarsi di conseguenza.
  • Il sale va comunque aggiunto, ne va della durata della vostra conserva; pertanto, non pensate di fare una conserva senza sale per motivi dietetici, piuttosto, mettetene poco ma non omettetelo del tutto. 
  • La scelta dei pomodori è fondamentale: devono essere al giusto grado di maturazione e non devono essere presenti elementi guasti.
  • I pomodori maturi sono rossi, sodi al tatto e succosi, emanano un intenso profumo.
  • Il basilico deve essere assolutamente fresco, va diviso in foglie, lavato accuratamente e messo a gocciolare.
  • Le bottiglie per la conserva devono essere in vetro e vanno lavate accuratamente; potrete usare anche bottiglie dell'anno prima, ma accertatevi che non siano lesionate.
  • I tappi per le bottiglie, invece, devono essere acquistati nuovi ogni volta. 
  • Ogni tappo deve chiudere ermeticamente la conserva, se così non fosse è difettato e va buttato
Procedimento per fare la conserva
  • Lavate più volte i pomodori sotto acqua correte fredda
  • In base alla quantità dei pomodori, portate a bollore l'acqua in una capiente casseruola (non aggiungete sale)
  • Tuffate i pomodori nell'acqua bollente, lasciandoli scottare alcuni minuti
  • Durante la cottura, punzecchiate i pomodori con i rebbi di una forchetta
  • I pomodori sono pronti quanto la pelle inizia a staccarsi
  • Prelevate i pomodori con una schiumarola e fateli scolare 
  • Passate i pomodori, ancora caldi, nel passaverdure oppure nella macchina passapomodori
  • Durante questo passaggio, è bene schiacciare i pomodori ancora interi con i rebbi di una forchetta
  • Raccogliete il passato di pomodoro in una bacinella pulita
  • Salate la salsa di pomodoro 
  • Disponete sul fondo di ogni barattolo due o più foglie di basilico, poi versate la conserva nel vaso, fino a un paio di centimetri dal bordo.
  • Chiudete ogni bottiglia con il tappo, fatelo subito e accertatevi che ogni pezzo sia sigillato bene 
La pastorizzazione
I pomodori sono alimenti con un ph e un'acidità tale da favorire la loro durata quando sono trasformati in conserve. In ogni caso è indispensabile effettuare tutti quei passaggi che mettono in sicurezza le nostre conserve dal proliferare dei microorganismi potenzialmente patogeni. 
Ecco perché la pastorizzazione è un altro momento fondamentale per la riuscita della vostra conserva di pomodoro. Inutile dirvi che questo passaggio non deve essere saltato ma, anzi, fatto con attenzione e pazienza e sarà quello che vi garantirà una passata di pomodoro dalla lunga durata. 

Come farla correttamente
  • In base alla quantità di vasetti, munitevi di una grossa pentola
  • Rivestite il fondo della pentola con un canovaccio e disponete i barattoli con la passata
  • Tra un barattolo e l'altro è bene mettere un panno, in questo modo eviterete che durante la bollitura il vetro si rompa cozzando. 
  • Potrete anche sovrapporre i vasetti, l'importante è che a ogni strato c'è uno straccio 
  • Quando avrete sistemato tutti i vasetti, riempite la pentola di acqua e accertatevi che anche l'ultima fila di barattoli è immersa di almeno 4-5 cm.
  • Coprite con un coperchio e portate a bollore a fiamma dolce
  • Proseguite con la pastorizzazione per almeno 30 minuti dal bollore. 
  • Spegnete e lasciate raffreddare i barattoli nell'acqua.
  • Prelevate e asciugate ogni barattolo, etichettate e conservate la vostra passata di pomodoro in un luogo buio e fresco
Quanto dura
Se ben fatta, la conserva di pomodoro può durare anche due anni. Una volta aperta, e se non consumata tutta, deve essere conservata in frigorifero e consumata entro 3-4 giorni. 

Ed ecco le conserve proposte dalle altre regioni
Valle d’Aosta: Pan Ner
Piemonte: Confettura di More Selvatiche
Liguria: funghi sott’olio  
Lombardia: La Mostarda di Cremona
Trentino-Alto Adige: Confettura di Corniole
Veneto: La mostarda vicentina
Friuli-Venezia Giulia: Radìc di Mont sott’olio
Emilia-Romagna: Confettura di amarene brusche di Modena
Toscana: Mostarda toscana
Umbria: Pesche sciroppate allo zafferano umbro
Lazio:   Conserva di pere estive al Sangiovese
Abruzzo: Carote del Fucino in agrodolce
Campania: La passata di pomodoro con la varietà San Marzano 
Puglia: Confettura di fichi
Basilicata: Confettura di albicocche e limone
Calabria: Confettura di peperoncini piccanti calabresi
Sicilia: Pomodorini Secchi di Pachino sott'olio
Sardegna: Confettura di cuore di bue, cipollotto, basilico, zenzero  e balsamico Marmellata di arancia, birra Ichnusa e peperoncino con polpettine di gambero e cavolfiore