sabato 23 dicembre 2023

Buon Natale con il pandoro di Raffaele Pignataro


Quest'anno riesco finalmente a fare un post di auguri per il Natale  e lo faccio con un grande lievitato: il pandoro. Stavolta ho voluto provare la ricetta di Raffaele Pignataro, un grande professionista dell'arte bianca. 
Come scrive il maestro nel suo post questo è un lievitato lungo e difficile, che richiede tempo e tanta attenzione, pertanto se non ne avete lasciate stare e rimandate in un altro momento. Io mi sono presa due giorni pieni pieni e mi ci sono completamente dedicata. Sarà per questo e perché ho seguito i suoi consigli alla lettera che il mio pandoro è uscito tra i più buoni di sempre di quelli che faccio in casa. 
Più sotto vi lascio il link della sua ricetta, non mi sembra corretto ricopiare passo passo passo qui una ricetta che è sua ed è presente sul suo blog per tutti. Tra l'altro Pignataro vi lascia dei consigli preziosi da leggere attentamente prima di iniziare il lavoro: tipo di farina da usare, come gestire i rinfreschi del lievito, tempi e modi di lavorazione, video tutorial, qualità degli ingredienti e sostituzione degli stessi. 

E prima che corriate al link sottostante faccio a tutti voi che siete passati i miei auguri per un SERENO E SANTO NATALE. 




Per conoscere la ricetta di questo pandoro clicca al link sottostante. 

Giusto un appunto sul MIO lievito madre
La mia pasta madre, Nino (eh si ha un suo nome personale) ha quasi 15 anni. La conosco bene e so come si comporta con i lievitati. Chi mi segue sa che panifico costantemente, e che pertanto il mio lievito è sempre attivo, e chi ha letto qualche ricetta dei grandi lievitati che ho provato in questi anni sa anche che non faccio i tre rinfreschi giornalieri come consigliato per questi prodotti da forno così difficili e delicati da realizzare. Il fatto è che ho notato che facendo i tre rinfreschi il mio lievito è lento nella fase di ripresa, e così pure i miei impasti che fanno poi tanta fatica a lievitare. Pertanto io proseguo in questo modo:
- rinfresco giornalmente la mia pasta madre quando devo preparare un grande lievitato;
- primo rifresco la sera prima di iniziare;
- secondo rinfresco di mattina presto;
- terzo rinfresco nel primo pomeriggio;
- Primo impasto la sera.

Solo in questo modo ho notato che i miei impasti lievitano nei tempi previsti. 
Detto questo, se non siete pratici di pasta madre, oppure avete un lievito che non è vostro o è molto giovane, seguite sempre alla lettera i consigli dei panificatori professionisti. Se invece avete un lievito vecchio e che conoscete perché oramai è di "famiglia" 😆 allora fidatevi di lui e dei suoi tempi. 


Il blog Fusilli al Tegamino 
augura 
Buone Feste
🎄 

lunedì 11 dicembre 2023

Cinnamon Rolls la mia versione con il Kefir


Durante il periodo che precede il Natale adoro preparare i dolci alla cannella, in particolare i Cinnamon rolls. Queste morbide brioche di origine svedese, sono diventate presto famose in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti. 
I cinnamon rolls sono praticamente delle girelle alla cannella, profumate e morbide, da gustare con il caffè, il tè o il cioccolato caldo. A rendere ancora più golosi queste brioche c'è una glassa di copertura fatta di acqua e zucchero a velo. 


La ricetta originale e la mia versione al kefir 
In rete è possibile trovare diverse ricette di queste brioche alla cannella. In sostanza non ci sono grosse differenze tra le varie versioni. Io ho preso spunto da quelle che ho trovato per apportare le mie modifiche. 
Nella ricetta originale naturalmente manca il kefir, infatti si usa sono latte e acqua. Però, a me piace sperimentare con i lievitati e spesso uso il kefir perché oltre a donare sofficità agli impasti ho notato che questi restano più  morbidi, come appena sfornati, per più giorni. Nel caso dei cinnamon rolls, rispetto alla ricetta originale senza kefir, ho riscontrato che questo è vero solo in minima parte: l'aggiunta del kefir ha migliorato di poco un prodotto già eccellente di suo. In ogni caso ne è venuta fuori una brioche di un buono incredibile. Se volete provare la mia versione seguitemi per la ricettta. 



Cinnamon Rolls con il Kefir 
Ingredienti per 16-18 pezzi 
  • 600 g di farina 00
  • 4 g di lievito di birra fresco 
  • 50 g di latte
  • 130 g di kefir 
  • 100 g di acqua 
  • 60 g di zucchero semolato
  • 70 g di burro a temperatura ambiente
  • 1 uovo intero 
  • un pizzico di sale 
Per la farcia 
  • 20 g di burro 
  • 120 g di zucchero
  • 1 cucchiaio colmo di cannella in polvere 
Per la finitura con glassa all'acqua 
  • 120 g di zucchero a velo 
  • 2 cucchiai di acqua fredda
Procedimento
  1. Preparate un lievitino con 100 g di farina presi dal totale, 50 g di Kefir e 100 g di acqua nella quale avrete sciolto il lievito di birra. Mescolate velocemente: dovrete ottenere una pastella morbida che lascerete riposare per 1 ora circa.
  2. Trascorso questo tempo, versate nel cestello dell'impastatrice la farina restante, lo zucchero, il latte, il resto del kefir, tutto il lievitino e l'uovo battuto a parte.
  3. Azionate la macchina e iniziate ad impastare a velocità bassa e come l'impasto diventa omogeneo aggiungete il burro mescolato con il pizzico di sale: l'aggiunta del burro deve avvenire in due-tre riprese. 
  4. Continuate a lavorare a velocità bassa fino ad ottenere un panetto liscio e morbido. 
  5. Trasferite l'impasto in una ciotola unta di burro e coprite con una pellicola per alimenti. 
  6. Lasciate lievitare l'impasto in luogo caldo fino a che triplica di volume oppure trasferite in frigo fino al mattino successivo (dipende dai vostri tempi)
  7. Se avete messo l'impasto in frigo, tiratelo fuori e fatelo acclimatare per un paio d'ore prima di procedere.
  8. Rovesciate l'impasto lievitato su una spianatoia imburrata e stendetelo allo spessore di 1 cm circa.
  9. A parte fondete il burro e mescolate lo zucchero con la cannella.
  10. Pennellate il burro sulla superficie dell'impasto steso poi polverizzate con la cannella.
  11. Arrotolate dal lato lungo, avendo cura di stringere bene, e tagliate dei pezzi spessi 3 cm che  disporrete su una teglia rivestita di carta forno, leggermente distanziati.
  12. Coprite con pellicola e lasciate lievitare ancora 40 minuti, prima di infornare, in forno già caldo, a 170-180 (regolatevi con il vostro forno) per 20 minuti circa. 
  13. Intanto preparate un glassa all'acqua fluida, mescolando lo zucchero a velo con l'acqua. 
  14. Sfornate i Cinnamon Rolls e lasciateli intiepidire  prima di distribuirvi sopra la glassa.
  15. Fate raffreddare bene le brioches, poi chiudetele in scatole ermetiche per conservarle. 


giovedì 7 dicembre 2023

Aperitivo natalizio al succo di melagrana e prosecco


🎄 Natale si avvicina! Per non ridurmi agli ultimi giorni questo è il periodo in cui giro per acquistare i regali, inizio a preparare biscotti e panettoni da regalare, confeziono cesti con confetture e liquori. Tra una cosa e l'altra sperimento qualche aperitivo da preparare per le serate con gli amici, come quello che vi presento oggi. 
Qualche giorno fa vi ho postato la ricetta dei susamielli napoletani che sono l'ideale per essere gustati con questo aperitivo al succo di melagrana e prosecco. 
Se preferite un aperitivo analcolico andate a leggere come preparare la mia bibita al succo di melagrana e tè alla pesca, una vera delizia che potrete offrire anche ai più piccoli. 


Il prosecco 
Il prosecco è un vitigno da cui si ricava l'omonimo vino bianco spumante, prodotto nel Conegliano Valdobbiadene, un territorio collinare della provincia di Treviso in Veneto. Il nome prosecco deriva proprio dall'omonimo borgo in provincia di Trieste. 
Più precisamente, con il termine prosecco si vuole indicare un vino prodotto in una specifica zona Italiana dal vitigno Glera, un varietà di uva bianca che deve essere presente per almeno l'85%. Nella maggior parte dei casi viene spumantizzato ma può essere anche fermo o frizzante.
Il vino Prosecco ha un colore tendenzialmente giallo paglierino, al gusto ha un sapore fruttato con retrogusto zuccherato e leggera acidità, all'olfatto presenta sentori fruttati uniti a quelli floreali. 
Il vino Prosecco viene servito a una temperatura di 6-7°C, abbinato ad antipasti,  ortaggi, pesci e carni. Per gustarne al meglio le sue caratteristiche organolettiche, il consiglio degli esperti è quello di servirlo da solo, evitando di mescolarlo con altre bevande (succhi o liquori). Naturalmente nel post di oggi io vi propongo l'esatto opposto semplicemente perché il Prosecco doveva rendere particolare e diverso il sapore del mio succo di melagrana. 


Aperitivo natalizio al succo di melagrana e prosecco 🎅
Rubrica bevande e frullati 

Dosi per 4 persone
- 300 ml di succo di melagrana 
- 300 ml di prosecco 
- 1-2 cucchiaini di zucchero (facoltativo) 
- Fette di limone o di arancia per guarnire il bicchiere 

Annotazioni

  • L'aperitivo deve essere servito freddo, pertanto se lo preparate in anticipo tenete in frigo i due ingredienti separatamente e miscelateli solo al momento di servire. In alternativa servite con cubetti di ghiaccio.

Aperitivo secco 🎄

- Mescolare il succo di melagrana con il prosecco, versare nei flute, decorare con fette di agrume e servire freddo. 

Aperitivo dolce 🎄

- Mescolate il succo di melagrana con lo zucchero poi aggiungete il prosecco. Servite nei flute con le fette di agrume per decorazione. 


sabato 2 dicembre 2023

Cosa metto nel cesto di Natale? I Susamielli Napoletani



Eccoci con un nuovo appuntamento con le amiche dell'Italia nel Piatto che per il mese più magico dell'anno 😍 dedica la sua uscita ai regali home made da mettere nel cesto a Natale🎄. 
Di regione in regione vi proporremo tante belle idee mangerecce, da preparare con le vostre mani, che potrete donare a parenti ed amici. I doni fatti a mano sono sempre molto graditi, perché unici, speciali e, soprattutto, fatti con amore. 

Io sono solita regalare cose fatte in casa, dai doni mangerecci a piccoli manufatti fai da te, come centrini all'uncinetto, pupazzetti e decori natalizi vari. 
Adoro preparare confezioni regalo, curando ogni piccolo dettaglio. 
Inizio sempre dalle mie conserve, confetture e sottoli, che preparo un po' di tempo prima. Mi piace creare etichette sfiziose e "cappellini" di cotone, riciclando le vecchie stoffe. Fermo il tutto con nastri e piccoli oggetti colorati. Per non parlare dei biscotti, che come saprete sforno in grande quantità in questo periodo: li confeziono in buste trasparenti fermate da un fiocco rosso, vi assicuro che nel cesto regalo fanno sempre la loro grande figura. 


I susamielli napoletani 
I Susamielli sono dei dolcetti tipici che si preparano nel periodo natalizio a Napoli. Confesso che non facendo parte della mia tradizione dolciaria (io sono Irpina) non avevo mai preparato i susamielli, pertanto per me è stata la prima volta😊. 

La ricetta di questi dolcetti ha origini molto antiche, risalenti addirittura al periodo dell'Antica Grecia, quando venivano preparati dei biscotti simili agli attuali susamielli, a base di sesamo e miele, realizzati in occasione dei Riti dei  Misteri Eleusini

A partire dal 1600 i susamielli, chiamati Sapienze, furono realizzati dalle suore clarisse del Convento di Santa Maria della Sapienza, in una forma diversa da quella che conosciamo oggi, perché ricordavano quella di una ellisse. 

E' a partire dalla metà dell'800 che ai susamielli fu data la sua caratteristica forma ad S in onore di Luigi Settembrini, scrittore e patriota napoletano.

Sempre in quegli anni venivano realizzate tre versioni di questi dolcetti: 
  • i susamielli dello zampognaro, preparati con farina grezza e bucce di agrumi, così chiamati perché erano donati proprio a questi suonatori che giravano per le case nel periodo di Natale; 
  • i susamielli del buon cammino, con ripieno di confettura di amarene, per i frati e i preti;
  • i susamielli nobili - con farina bianca, pisto e mandorle, per le famiglie  nobili.
I susamielli nobili sono oggi la versione realizzata nelle case napoletane a partire dai primi di dicembre, da gustare per tutto il periodo festivo, infatti questi dolcetti si conservano a lungo. 

Cercando in rete ho trovato ricette un po' diverse di questi dolcetti: l'ingrediente principale è comunque sempre il miele. Ad esempio il pasticciere Nicola Armante ne produce una versione molto apprezzata, senza mandorle e con bucce di arancia grattugiata. Nelle versioni con le mandorle invece ho notato che c'è chi usa macinarle fini e chi invece in modo più grossolano. In alcune varianti potreste non trovare l'ammoniaca, mentre per la qualità del miele ho letto che è possibile usare sia quello di acacia che quello di castagno, con quest'ultimo naturalmente il sapore del dolcetto cambia parecchio per via del suo retrogusto amaro. 


Ecco cosa metto nel mio cesto del Natale 2023 🎅
- Susamielli Napoletani (la ricetta qui sotto)
- Biscotti decorati a tema natalizio (a questo link ne troverete una vasta scelta)


Susamielli napoletani
Dosi per 30 pezzi circa (dipende molto dalla grandezza)
  • 250 g di farina 00
  • 250 g di miele (per me metà acacia e metà di castagno)
  • 100 g di mandorle con buccia + quelle per il decoro 
  • 1 cucchiaino di pisto
  • 50  g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di ammoniaca per dolci 
  • la buccia di un'arancia grattugiata 
Preparazione
  1. Macinate le mandorle con lo zucchero 
  2. In un pentolino, sciogliete il miele a fiamma dolce
  3. Sulla spianatoia versate la farina, le mandorle tritate, il pisto, l'ammoniaca, la buccia dell'arancia, fate la fontana e versate al centro il miele caldo.
  4. Amalgamate gli ingredienti con una spatola, poi quando il composto sarà tiepido lavoratelo brevemente con le mani per ottenere un composto omogeneo.
  5. Prelevate dall'impasto dei piccoli pezzi, formate dei salsicciotti e date la caratteristica forma ad S.
  6. Adagiate man mano i susamielli su una teglia rivestita di carta forno, e guarnite con le mandorle intere. 
  7. Cuocete i dolcetti in forno già caldo a 170°C per 12 minuti circa.
  8. Sfornate e lasciate raffreddare prima di chiudere i susamielli in scatole di latta.
  9. Gustate i dolcetti dopo un giorni di riposto.



Ed ecco le altre proposte regionali per il cesto di Natale 

Liguria: pandolcini e mescolanza

Lombardia: Preparato per torta Sbrisolona in barattolo: idea regalo per Natale

Trentino-Alto Adige:  Pomodori piccoli e cipolle in agrodolce

Veneto: Il mandorlato veneto 

Emilia-Romagna: La mostarda bolognese

Toscana. Copate senesi bianche e nere

Umbria: Pinolate umbre - Biscotti di Natale

Marche: Composta di mele rosa dei Sibillini 

Lazio: Le nociate di Natale

 Abruzzo: Biscotti tagliati abruzzesi, con zafferano e cioccolato 

Molise:  Pepatelli molisani

Campania: Susamielli Napoletani 

Puglia: Mandorle atterrate

Basilicata:  Biscotti tipici lucani di Natale 

Calabria:  Susumelle

Sicilia: Scorze d’arancia Candite

Sardegna: LE GOLOSE DI SARDEGNA E I CASUCHEDDI NEL CESTO DI NATALE


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mercoledì 15 novembre 2023

Biscotti al burro con scaglie di cioccolato per le giornate di pioggia


Il clima umido e buio, tipico delle giornate interamente piovose, mi mette addosso tanta malinconia. La voglia di uscire è pari a zero, al contrario, preferisco rilassarmi in casa con una tazza di cioccolato caldo profumato alla cannella 🍫e i miei biscottini appena sfornati 🍪. 
Il clima uggioso di questi giorni è la scusa ideale per mettere le mani in pasta e sfornare qualcosa di buono da gustare comodamente sul divano, sotto al plaid, mentre guardo un film in tv, gettando ogni tanto l'occhio al fuoco scoppiettante del mio camino. 


E proprio in un giorno di pioggia che ho realizzato questi biscotti al burro con scaglie di cioccolato, ricetta proveniente da un libro da cui spesso prendo spunto per le mie biscottate. 

Dei biscotti buonissimi, che si sciolgono in bocca, la compagnia ideale per una tazza di caffè, che ho sorseggiato mentre guardavo le bellissime foto del dott. Corrado Canero dedicate proprio alla pioggia 💧💧. 
Scatti bellissimi, quasi irreali, immagini velate di vita quotidiana, viste attraverso il battere incessante della pioggia. Ne ho scelta una per accompagnare gli scatti del post di oggi. Spero vi piaccia. A me ha fatto sognare! 




Biscotti al burro con scaglie di cioccolato
Fonte ricetta Dolci e biscotti - Mondadori 
Dosi per 40 biscotti circa
Ingredienti

  • 400 g di farina 00
  • 1 uovo + 2 tuorli (per me 3 uova taglia S)
  • 250 g di zucchero (per me 200 g)
  • 180 g di burro delattosato (oppure burro vegetale)*
  • 90 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente 
  • un pizzico di sale
Procedimento 
  1. Nella ciotola della planetaria (oppure sulla spianatoia) setaccia la farina e aggiungi il pizzico di sale. 
  2. Aggiungi il burro a pezzetti e aziona la planetaria: fai lavorare velocemente in modo da ottenere un composto sabbioso. 
  3. Incorpora l'uovo, i tuorli* e lo zucchero 
  4. Come l'impasto inizia a legare aggiungi anche il cioccolato fondente tritato. 
  5. Lavora velocemente fino a ottenere un panetto omogeno, avvolgilo nella pellicola per alimenti e tieni in frigo per almeno 30 minuti.
  6. Trascorso il tempo di riposo, riprendi il panetto, preleva piccole porzioni di impasto e stendilo allo spessore di 1/5 cm su un piano leggermente infarinato.
  7. Intaglia i biscotti (io ho usato un tagliabiscotti di metallo da 5 cm di diametro).
  8. Disponi i biscotti su una teglia rivestita di carta forno e inforna a 170°C fino a leggera doratura dei bordi: attenzione a non eccedere con la cottura.
  9. Sforna i biscotti e lasciali raffreddare su una gratella prima di richiudere in scatole di latta. 
Nota
- Se usate uova grandi seguite le indicazioni del libro (1 uovo intero e 2 tuorli) eventualmente aggiungendo 1 o 2 cucchiai di acqua fredda se il composto non dovesse legare. Siccome io ho usato uova piccole ho preferito usare tutto l'albume a disposizione. 





mercoledì 8 novembre 2023

Bevanda alla melagrana e tè alla pesca

A partire da settembre a fino a Natale è possibile gustare uno dei frutti simbolo della stagione autunnale: la melagrana, emblema dei morti, della passione di Gesù, della fertilità e del matrimonio.  

Questo frutto ha una bellezza tutta particolare per la forma tonda, per gli arilli rosso rubino e per i colori che richiamano proprio quelli della sua stagione di maturazione: il marrone, il giallo e il rosso intenso. Per questo la melagrana spesso viene usata per abbellire i centrotavola oppure per decorare la casa nel periodo che precede l'inverno vero e proprio. 

Naturalmente in cucina la melagrana può essere utilizzata in tantissime preparazioni, dal dolce al salato, donando il suo gusto agro-dolce alle pietanze. 

Io oggi vi propongo questo abbinamento molto particolare: succo di melagrana e tè alla pesca che renderanno questa bevanda molto apprezzata anche ai più piccoli oppure a chi non predilige molto il sapore acidulo di questo frutto. 

Ricordate che la melagrana è soprattutto un frutto dalle eccellenti proprietà benefiche: vediamo insieme quali sono e perché è importante consumare questo frutto, prima di passare alla "ricetta" della bevanda. 



La melagrana e le sue proprietà nutrizionali 
La melagrana è una importante fonte di sostanze benefiche per il nostro organismo. Pertanto il suo consumo quotidiano può contribuire all'introduzione di importanti elementi utili al nostro benessere. 

Contenuto energetico
Il melograno apporta all'incirca 50-60 Kcal per 100 g di prodotto. Il suo contenuto in zuccheri è parti al 13 % circa, rappresentato da zuccheri semplici come il fruttosio, ad azione energizzante. Pertanto in caso di diete dimagranti è consigliato non eccedere con questo frutto, in particolare sotto forma di succo. 

Acqua
La melagrana è ricca di acqua, pensate che rappresenta ben l'80% del peso del frutto. Pertanto il suo consumo è consigliato per le sue proprietà dissetanti. Inoltre gli arilli sono avvolti da una pellicola ricca di fibre (3-4% su 100 g di prodotto) che contribuiscono al mantenimento di una buona mobilità intestinale. 

Vitamine 
La melagrana ha un buon contenuto di vitamina A, provitamina A e di vitamina C. La vitamina A, o retinolo, è un costituente dei pigmenti visivi della retina e contribuisce al buon mantenimento di cute e mucose. La vitamina C, o acido ascorbico, aumenta le difese immunitarie ed ha una importante azione antiossidante contro i radicali liberi. 

Sali minerali
La melagrana contiene buone quantità di Potassio e Fosforo, in particolare, ma anche di Sodio, Ferro e Magnesio. In tracce sono presenti anche Zinco, Rame e Manganese. 

Gli antiossidanti della melagrana
La melagrana contiene importanti sostanze ad azione antiossidanti, come tannini e flavonoidi. Da diversi studi pare che il contenuto di questi polifenoli sia anche superiore a quello presente nell'uva e nel mirtillo. 
Il colore rosso del frutto è dovuto alla presenza degli antociani, dei pigmenti vegetali con proprietà antinfiammatorie, anti radicali liberi e anti invecchiamento. 

Benefici del succo di melagrana
Pertanto il consumo regolare di succo di melagrana, oltre ad apportare, zuccheri semplici,  vitamine e  sali minerali, svolge azione antinfiammatoria, contrasta lo stress ossidativo e i radicali liberi per l'azione antiossidante dei suoi componenti. Aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e a mantenere in salute il nostro apparato cardio-circolatorio.  La presenza di Steroli vegetali contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. 


Come ottenere il succo di melagrana
Personalmente utilizzo due sistemi per ottenere in succo dalla melagrana: lo spremiagrumi oppure lo schiacciapatate. Non uso la centrifuga oppure il frullatore per evitare che i semini contenuti all'interno delle bacche si rompano conferendo poi un sapore troppo amaro alla bevanda. Con lo spremiagrumi evito di sgranare il frutto ma qualche chicco lo perdo. Se voglio recuperare tutto allora sgrano prima il frutto e poi passo ad estrarre il succo dalle bacche. 
  1. Con lo spremiagrumi: tagliate il melograno in due metà e spremete ogni metà su uno spremiagrumi per ottenerne il succo, proprio come fareste con un arancia. 
  1. Con lo schiacciapatate: disponete piccole quantità di chicchi in uno schiacciapatate ed estraete il succo stringendo con forza.  



Bibita alla melagrana e tè alla pesca 🍑
Dosi per 2 persone
- 125 ml di succo di melagrana
- 125 ml di tè alla pesca

- Mescolare il succo di melagrana e il tè alla pesca. 
- Servire freddo 

Nota
- In base alla varietà e al grado di maturazione il gusto della melagrana può essere più o meno acidulo. Se non dovesse piacere il sapore troppo aspro di questo frutto le proporzioni suindicate possono variare aumentando la quantità di tè alla pesca, così da dare un sapore più dolce alla bevanda. 

giovedì 2 novembre 2023

Zuppa di patate e fagioli alla morconese per l'Italia nel Piatto


Ed eccoci a un nuovo appuntamento con le amiche dell'Italia nel Piatto che  questo mese vi presentano il tema delle "Zuppe, un piatto caldo da gustare con il cucchiaio".  Naturalmente vi parleremo di piatti della tradizione regionale caldi e confortevoli, da gustare nelle fredde sere invernali. Certo fa strano parlare di inverno e di freddo in questo periodo insolitamente caldo ma sono fiduciosa e penso che prima o poi le temperature si abbasseranno, come deve essere per questo periodo.


La ricetta della trazione
Per la Campania oggi vi presento la zuppa di patate e fagioli alla morconese, un piatto tipico di Morcone un piccolo borgo nella provincia di Benevento. La ricetta è citata anche nel "Il più grande ricettario campano" di A. Molinari Pradelli, ed. Firenze. 
Come per molti piatti della tradizione regionale anche questa zuppa è fatta di ingredienti poveri e semplici che insieme regalano un gusto unico e un profumo avvolgente. 
Fagioli e patate certo non mancavano ai contadini di un tempo e preparare una zuppa sostanziosa e calda, profumata con origano fresco di montagna, da accompagnare con il pane fatto in casa, era una quotidianità che per noi oggi diventa riscoperta e comfort food. 


Qualche notizia in più su Morcone
Morcone presidia un vasto territorio di oltre 100 kmq nella valle del fiume Tammaro in provincia di Benevento, ai confini con il Molise. Siamo nelle terre degli antichi Sanniti, in uno dei più pittoreschi borghi del Sannio. Se fate un salto in questo piccolo borgo vi consiglio di visitarne il centro storico dove ancora oggi è possibile ammirare i ruderi di un castello costruito nel X secolo. Tra le tante chiese centenarie che è possibile visitare a Morcone sicuramente non è da perdere il Santuario della Madonna della Pace, dove si conserva l'antica scultura lignea della Vergine, portata qui nel XII secolo. 
Da citare sicuramente c'è anche il Convento dei Frati Cappuccini, eretto nel 1603, qui San Pio da Pietrelcina vi tenne il suo noviziato: la cella dove ha vissuto il santo è stata musealizzata ed ospita diversi paramenti e oggetti sacri appartenuti al San Pio.
Naturalmente nel vostro giro turistico non mancherete di gustare la cucina tipica di Morcone, fatta di prodotti caratteristici di questa terra, resi unici dalla sapienza e dalle tradizioni della gente del posto. 


Zuppa di patate e fagioli alla morconese 
Dosi per 4 persone 
- 800 g di patate
- 400 g di fagioli cannellini già cotti
- 2-3 spicchi di aglio 
- Origano essiccato
- Olio extravergine di oliva
- Peperoncino macinato
- Sale 
- Qualche fetta di pane raffermo  

Procedimento 
  1. Pelate e lavate le patate poi tagliatele a tocchetti piccoli
  2. In una casseruola, meglio se in coccio, fate soffriggere gli spicchi d'aglio (io li ho lasciati interi ma voi se preferite potrete fare un trito). Se lasciate gli agli interi infilzateli con un o stecchino di legno così sarà più facile tirarli via dopo. 
  3. Addizionate le patate tagliate a tocchetti e lasciate insaporire mescolando per bene, poi versate acqua calda così da coprire le patate. Lasciate cuocere per 25 minuti circa.
  4. Trascorso il tempo addizionate i fagioli con la loro acqua di cottura e lasciate andare a fuoco moderato ancora qualche minuti. 
  5. Togliete gli spicchi di aglio e insaporite con l'origano e il peperoncino.
  6. Mescolate per amalgamare i sapori.
  7. Servite la zuppa calda con un bel giro di olio extravergine di oliva e le fette di pane tostato. 


Ed ecco le altre ricette regionali per il tema di questo mese. 

Veneto: Minestra di orzo e fagioli delle Dolomiti

Friuli-Venezia Giulia:   la panada friulana

Emilia-Romagna: La zuppa del Priore 

Toscana. Acquacotta al pomodoro

Umbria: Zuppa di lenticchie e acciughe   

Marche: Minestra di ceci https://www.forchettaepennello.com/2023/11/minestra-di-ceci.htm

Lazio: Zuppa di ceci e castagne

Abruzzo: Zuppetta di farro - ricetta abruzzese

Molise:  Zuppa di cipolle in crosta di caciocavallo

Campania: Zuppa di patate e fagioli alla morconese 

Puglia: Zuppa di frutti mare

Basilicata:  Zuppa di legumi e cereali rappascione di Viggianello

Calabria: Licurdia calabrese http://www.dolcementeinventando.com/2023/11/licurdia-calabrese.html 

Sicilia: Zuppa di Pane cotto alla Siciliana

Sardegna: Pisu cun Castanza


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