Un nuovo anno è iniziato e mi auguro davvero che sia sereno e che porti finalmente la pace in ogni angolo della terra; e auguro a tutti voi che passerete su queste pagine virtuali un buon 2024!!
Come ogni anno il primo post è dedicato alla rubrica dell'Italia nel Piatto, il cui appuntamento fisso è sempre il due del mese, e mi raccomando, seguiteci sempre perché vi accompagneremo lungo questo 2024 con temi bellissimi. Proprio come quello di gennaio, che apre le porte alle ricette dei ricordi, quelle legate alle nostre nonne e alle tradizioni che sapientemente ci hanno saputo tramandare.
Per la Campania vi presento il pane a lievitazione naturale con il finocchietto selvatico. Chi mi segue sa che ho ereditato dalla mia nonna la passione nel fare il pane e la pasta fatta in casa. Quando si impastava il pane un forno era dedicato a quello aromatizzato al finocchietto selvatico. Un pane buonissimo ma che non amavo impastare quando ero ragazzina, perché dovete sapere che la preparazione avveniva nella madia, impastando a mano e per 2-3 ore; ora immaginate di affondare i pugni in una pasta piena di semini duri, che tra l'altro doveva essere fatta con solo farina di semola di grano duro, quella più rustica per intenderci. Dopo un po' le nocche diventavano rosse e dolenti. Quando vedevo mia nonna aggiungere il finocchietto all'impasto per me era una croce. Però che buono quel pane quando veniva sfornato! Un profumo ed un sapore unici.
Ingredienti
- 80 g di lievito madre
- 350 - 400 ml circa di acqua
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 12 g di sale fino
- 2 cucchiai da cucina di semi di finocchietto selvatico
- Nella ciotola dell'impastatrice mescolate la farina con 300 ml di acqua, dovrete ottenere un impasto morbido, quindi se serve addizionate altra acqua.
- Spegnete e lasciate riposare la pasta per 40 minuti circa
- Trascorso il tempo di riposo, aggiungete il lievito sciolto in 50 ml di acqua e avviate l'impasto a velocità minima.
- Proseguite per almeno 20-25 minuti, poi addizionate il finocchietto e continuate ad impastare.
- Quando il finocchietto è ben distribuito unite il sale sciolto in poca acqua.
- Fate lavorare ancora fino ad ottenere un impasto asciutto, elastico ed omogeneo.
- Rovesciate la pasta su una spianatoia, fate un giro di pieghe a tre, coprite con una ciotola e lasciate riposare per 45 minuti circa.
- Trascorso il tempo allargate delicatamente la pasta e rifate le pieghe, coprite con ciotola e lasciate riposare ancora 45 minuti.
- Ripete nuovamente l'operazione al punto 8 però trasferite il pane in un cestino di vimini, foderato con un panno coperto di farina.
- A questo punto o fate lievitare il pane per tutta la notte, o comunque 8/9 ore oppure trasferite il cestino in frigorifero, ben chiuso in una busta, per 12/18 ore.
- Se optate per la maturazione in frigorifero, trascorso il tempo necessario, tirate fuori il pane e lasciatelo ambientare per almeno 3 ore.
- Accendete il forno alla massima potenza, per me 240°C, meglio se mettete una ciotolina di ceramica con dell'acqua per creare la giusta umidità.
- Rovesciate il pane su una teglia leggermente infarinata, fate le incisioni e infornate nel forno ben caldo
- Lasciate cuocere per almeno 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 220°C e dopo altri 10 minuti a 200°C.
- IL pane è pronto quando suonando con le nocche sulla base questa produce un suono sordo.
Ed ecco le altre proposte dei ricordi per voi
Liguria: polpettone di zucca
Lombardia: I bruscitt col purè, ricetta della nonna Gina
Veneto: Pane e latte
Friuli-Venezia Giulia: Mele al vino rosso
Emilia-Romagna: Merluzzo e cipolle alla piacentina
Toscana: Polpettone di nonna Lina
Umbria: Schiacciata al pomodoro e cipolla
Marche: Maritozzi marchigiani
Lazio: La torta di compleanno
Abruzzo: Minestra con i fagioli all’abruzzese
Campania: pane al finocchietto selvatico
Puglia: Coniglio al forno
Basilicata: Le fascine o strascinati di nonna Elisabetta
Calabria: Pizza dolce di nonna Assunta
Sicilia: Pesce stocco a tuttu d'intra Messinese
Sardegna: Le polpette di nonna Teresa
Pagina Facebook: www.facebook.com/LItaliaNelPiatto
Instagram: @italianelpiatto: https://www.instagram.com/italianelpiatto/
Credo che valesse la pena di soffrire un po'... questo pane è davvero speciale! Buon anno Nat :)
RispondiEliminaOttimo pane, mi immagino il profumino delizioso....
RispondiEliminaStupenda questa pagnotta, deve avere un profumo pazzesco!
RispondiEliminaBaci e buon anno,
Mary
ne immagino il profumo! favoloso! Buon anno cara Naty!
RispondiEliminaChe buono, a me il finocchietto selvatico piace tanto, lo metterei ovunque. Al pane darà un aroma fantastico e poi che bello che è, ti venuto proprio bene! Buon anno cara Natalia, tanti auguri!
RispondiEliminaChe bello questo pane e non solo per la ricetta in sé ma soprattutto per i ricordi che ti legano ad esso.
RispondiEliminaGrazie d'averlo condiviso con noi, cara Natalia. Tanti auguri di buon anno. Un abbraccio
lo faccio sempre anche io....sono avellinese....
RispondiEliminaCiao, infatti questa è una preparazione tradizionale della mia zona di origine. Io sono Irpina e anche se ora vivo nel Beneventano resto sempre legata al mio paese e alle ricette della mia infanzia/gioventù. Grazie per essere passato.
EliminaChissà che profumo questo pane! Lo assaggerei davvero molto volentieri...
RispondiEliminaAdoro quell’inebriante profumo di finocchietto che ho sentito camminando anche qui, nella campagna toscana. Grazie per questa accuratissima ricetta, che voglio provare prima possibile!
RispondiElimina