Come corre veloce il tempo. Marzo è arrivato in un lampo, e questo mese sarà anche Pasqua (sembra ieri che ho tolto l'albero di Natale). A volte vorrei rallentare le mie giornate e godermi di più i momenti ma non ci riesco, le ore corrono e non me ne rendo conto tra le mille cose da fare.
Comunque, tra un mese e l'altro che va e viene, eccoci con una nuova proposta dell'Italia nel Piatto che dedica questa uscita a sua maestà lo gnocco e alle ricette tradizionali tipiche di ogni regione.
Gli italiani amano gli gnocchi, perché rappresentano il classico piatto della domenica, quello dei ricordi, non è raro sentire la frase "come li fa la mia mamma (o la mia nonna) non li fa nessuno; perché sono facili da preparare e sempre gustosi, anche con il più semplice dei condimenti; le tipologie poi sono tantissime: di patate, all'acqua, di ricotta, di pane, con gli ortaggi (io li adoro alla zucca).
In Campania gli gnocchi sono molto cucinati e prendono anche denominazioni diverse in base alle varie zone: strangolaprievete, cazzaùottolo, gnuocculu, cavatielli, cavati (nel salernitano) o più semplicemente gnocco.
Naturalmente per il tema di oggi non potevo non parlarvi dei famosi gnocchi alla sorrentina, una ricetta tanto semplice quanto gustosa, piatto conosciuto e amato non solo in Campania ma in tutta Italia e nel mondo. Purtroppo su queste pagine mancavano, ed è strano che in 14 anni di blog non avevo ancora provveduto a mettere una ricetta tanto importante per noi campana, forse perché è una preparazione che si trova ovunque in rete. In ogni caso, complice la rubrica di Italia nel Piatto ecco qui per voi gli gnocchi alla sorrentina.
Un po' di storia
La storia racconta che gli gnocchi alla sorrentina siano nati in seguito a degli esperimenti culinari da parte di un cuoco che aveva una taverna proprio nella famosa cittadina costiera.
Quando le patate furono introdotte nel XVI secolo dagli spagnoli non furono subito accettate dal popolo italiano, perché alimenti che crescevano nel terreno, addirittura si pensava che diffondesse la lebbra. Solo a partire dal 1800 iniziarono a diffondersi come cibo abituale, insieme al pomodoro, altro ortaggio accolto all'inizio con molta diffidenza. Probabilmente è proprio in questo periodo che il cuoco dell'osteria in via Tasso iniziò a provare nuovi metodi di cottura della patata, tra cui anche quello di lessare il tubero, schiacciarlo e mescolare la purea con la farina. Sempre in quel periodo si stava diffondendo l'uso del pomodoro come condimento per la pasta, pertanto l'abbinamento gnocco-pomodoro sarà stata cosa automatica.
Per dare un tocco di sapore e colore al piatto è stato aggiunto il fiordilatte, il formaggio grattugiato e il basilico. Non so se l'idea è stata sempre del cuoco sorrentino oppure è venuta fuori nel corso degli anni. Certo è che la ricetta si è tramandata di generazione in generazione rimanendo pressoché invariata: pochi ingredienti, semplici e dal sapore mediterraneo per un piatto che non stanca e non stancherà mai!
Gnocchi alla sorrentina
Ingredienti per 4/5 persone
Per gli gnocchi Per il condimento - 1 litro di salsa di pomodoro
- olio extravergine di oliva
- formaggio grattugiato o provolone del Monaco (facoltativo)
Procedimento- Versate in una casseruola la passata di pomodoro e addizionatevi la cipolla mondata, qualche foglia di basilico, un giro di olio extravergine d'oliva.
- Lasciate cuocere il sughetto a fiamma dolce per circa 30 minuti: attenzione perché la salsa non deve tirare troppo, cioè non deve essere densa.
- Intanto fate gocciolare il fiordilatte in un colapasta
Prepariamo gli gnocchi- Lavate le patate e lessatele
- Sulla spianatoia fate la fontana con la farina e schiacciatevi direttamente al centro le patate cotte.
- Addizionate l'uovo (io ometto il sale ma si può aggiungere se volete) e iniziate ad impastare.
- Attenzione a non aggiungere farina: dovrete ottenere un panetto morbido ed omogeneo, comunque non lo lavorate troppo.
- Prelevate piccoli pezzi di impasto, polverizzate la spianatoia con poca semola e lavorate un filone spesso 1 cm, poi intagliate gli gnocchi.
- Passate ogni pezzo su uno rigagnocchi (questo passaggio può anche essere salato perché serve solo all'estetica dello gnocco) e disponete man mano su un vassoio polverizzato con semola.
- Quando avrete terminato tutto l'impasto, iniziate a cuocere gli gnocchi, poco per volta. Io faccio in questo modo: accanto alla casseruola per la cottura degli gnocchi ne ho un'altra per il condimento; butto nell'acqua bollente una manciata di gnocchi (una decina in genere) come vengono a galla li prendo con la schiumarola e li trasferisco nella casseruola vuota dove aggiungo un mestolo di sughetto. Man mano che aggiungo gli altri gnocchi cotti addiziono altro sughetto con il formaggio.
- Condite tutti gli gnocchi con il fiordilatte tagliato a pezzetti piccoli.
- Trasferite gli gnocchi in un tegame da forno, coprite con un mestolo di passata di pomodoro, qualche pezzo di fiordilatte, il formaggio grattugiato o, a piacere, il provolone.
- Passate nel forno a 200 °C per circa 15-18 minuti, lasciando gratinare gli ultimi 5 minuti prima di servire con foglie di basilico fresco.
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