lunedì 16 settembre 2024

Ravioli alla curcuma con ripieno di merluzzo e patate


Dopo la pausa estiva eccoci tornate anche con la nostra rubrica di "La pasta è magia".  
Adoro preparare la pasta con ingredienti diversi nell'impasto e questa volta ho voluto realizzare dei ravioli alla curcuma con ripieno di merluzzo e patate. 
Un ripieno delicato che si accompagna bene al sapore deciso della curcuma. Per questo motivo ho scelto un condimento semplice: un sughetto a base di pomodorini per non coprire troppo il sapore particolare dei ravioli. 
Con questi ravioli ho realizzato due versioni, una in padella e una in forno. A me sono piaciute entrambe mentre i miei figli hanno preferito la seconda, chiedendomi anche di rifare il piatto al forno. 


Ravioli alla curcuma con ripieno di merluzzo e patate
Ingredienti per 6 persone 

Per la pasta alla curcuma
- 4 uova di grandezza media 
- 350 -400 g circa di farina (io ho usato metà semola e metà farina 0)
- 1 cucchiaino abbondante di curcuma

Per il ripieno 
- 200 g di filetti di merluzzo 
- 150 g di patate
- sale
- prezzemolo
- 1 uovo 

Per il condimento
- 400 g di pomodorini
- olio extravergine di oliva
- prezzemolo
- sale 
- 1 spicchio d'aglio 
-Pepe macinato fresco 

Procedimento 
Per il ripieno 
  1. Pelate e lavate le patate, adagiatele in una casseruola, coprite con acqua fredda e portate al bollore. 
  2. Appena l'acqua con le patate raggiunge il bollore aggiungete anche i filetti di merluzzo e portate a cottura. 
  3. Scolate le patate e il merluzzo, lasciate intiepidire, poi sminuzzate il tutto con i rebbi di una forchetta.
  4. Quando il composto è freddo aggiungete l'uovo, il prezzemolo tritato e aggiustate di sale
  5. Coprite e conservate in frigorifero
Per la pasta 
  1. Fate la fontana sul piano di lavoro con le farine miscelate, rompete al centro le uova e iniziate a battere con la forchetta.
  2. Aggiungete la curcuma e iniziate ad incorporare la farina: attenzione a non usare subito tutta la farina, potrebbe non volerci quella indicata nella ricetta, molto dipenderà dalla grandezza delle uova che usate (oltre che dalla qualità della farina).
  3. Lavorate bene l'impasto fino a ottenere un panetto morbido ed omogeneo, coprite con una ciotola e lasciate riposare per almeno 30 minuti, anche un'ora. 
  4. Trascorso il tempo di riposto, staccate dei piccoli pezzi di impasto e stendeteli in una sfoglia sottile, io uso la macchina per la pasta "Marcato" e arrivo alla tacca 6, quindi molto sottile.
  5. Prendete il ripieno in frigorifero e fate dei mucchietti su ogni sfoglia, distanziati abbastanza per formare i ravioli. Io ho creato dei ravioli 6x6 cm e qualche mezza luna. 
  6. Sigillate bene ogni raviolo e riponete su un vassoio polverizzato con farina di semola.
Per il condimento 
  1. Mentre preparate il condimento iniziate a mettere l'acqua per la pasta 
  2. Lavate e tagliate i pomodorini a metà.
  3. Saltate l'aglio con un giro di olio extravergine di oliva poi aggiungete i pomodorini tagliati e il prezzemolo tritato.
  4. Cuocete per 7-8 minuti, poi togliete l'aglio, prelevate i 3/4 del condimento e frullate con un mixer a immersione.
  5. Intanto cuocete i ravioli nell'acqua bollente, se tirati sottili cuoceranno in 7-8 minuti.
  6. Addizionate la crema ai pomodorini nella padella e un mestolo di acqua di cottura della pasta.
  7. Quando i ravioli sono cotti scolateli e versateli nella padella con il condimento, saltando alcuni minuti
  8. Servite con pepe macinato fresco se lo preferite. 

Per la versione al forno
- Una volta ripassati i ravioli cotti nel condimento, sistemateli in una pirofila da forno alternando panna da cucina e pepe macinato. 
Infornate a 170°C fino a doratura. 


Ed ecco le altre proposte di oggi per voi 

 


martedì 10 settembre 2024

Crocchette di patate e polpa di granchio



Dopo la pausa estiva riparte la rubrica "Vista in rivista", l'appuntamento mensile che vi farà conoscere ricette tratte dalle nostre riviste di cucina preferite, provate e pubblicate per voi sui nostri blog. 
La ricetta di oggi è presa da uno speciale di "Cucinare bene" tutto dedicato al pesce. Tra le tante ricette (in attesa di essere provate) mi stuzzicavano in particolare queste crocchette alla polpa di granchio. Quello che ha più destato la mia curiosità è l'uso dell'uovo sodo nell'impasto. 
Ho usato le dosi così come indicate nella rivista, ho solo omesso il cipollotto che al momento non avevo in casa. L'impasto risulta compatto, le crocchette si formano con facilità e non si sfaldano in cottura. Le trovo ottime per un antipasto finger food, oppure un aperitivo serale. 




Crocchette di patate e polpa di granchio
Fonte: il meglio di "Cucinare bene" serie argento - Tutto pesce n.1 2014
Ingredienti per 24 crocchette
- 150 g di polpa di granchio 
- 2 patate grandi
- 1 scalogno
- 50 ml di besciamella 
- 100 g di pangrattato (io l'ho usato solo per la panatura)
- sale
- pepe 
- olio per friggere 

Procedimento
  1. Sbucciate e tagliate a tocchetti le patate, poi lessatele in acqua salata.
  2. Schiacciate le patate lessate e mettete da parte
  3. Intanto preparate anche le 2 uova sode
  4. Sbucciate e tritate finemente lo scalogno 
  5. In un robot da cucina inserite la polpa di granchio, le uova sode, lo scalogno e la besciamella. Azionate il robot per miscelare gli ingredienti poi unite alle patate schiacciate.
  6. Aggiustate di sale, aggiungete il pepe, eventualmente il formaggio grattugiato (nel mio caso non è servito perché l'impasto era compatto ma sulla ricetta ne indicava circa 30 g da aggiungere all'impasto) 
  7. Formate le crocchette e passatele prima nell'uovo battuto e poi nel pangrattato.
  8. Friggete le crocchette in olio ben caldo, gocciolate su carta da cucina prima di servire su un piatto da portata: sono ottime sia calde che fredde. 


Ed ecco le altre ricette proposte per questa uscita 

lunedì 2 settembre 2024

Pasta arruscata: una ricetta campana contro lo spreco alimentare


Dopo la consueta pausa estiva riprendiamo la nostra rubrica con le amiche di Italia nel Piatto che dedicano il tema di questo mese allo spreco alimentare.

Secondo la FAO oltre un terzo del cibo prodotto nel modo va perso: gli alimenti sono persi o sprecati lungo tutta la catena alimentare, a partire dall'azienda agricola, lungo le fasi di lavorazione/distribuzione e tra le pareti domestiche. Ovvio che tutto questo ha un grosso impatto a livello mondiale, sia dal punto di vista economico che sociale. Pensate che nel 2015 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato tra i suoi obiettivi da raggiungere entro il 2030 anche quello di dimezzare gli sprechi alimentari pro-capite (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

Anche noi dell'Italia nel Piatto vogliamo contribuire ad aiutarvi a capire come ridurre lo spreco alimentare in cucina, per la serie non si butta via niente. Pertanto la nostra uscita è dedicata proprio a quelle ricette, della tradizione o realizzate con ingrediente tipico regionale, che ci consentono di recuperare  ingredienti che altrimenti andrebbero a finire nella pattumiera. 

Una curiosità: l'impronta ecologica
L'impronta ecologica è un indicatore che ci aiuta a valutare quali sono i consumi delle risorse del pianeta, tenendo conto in particolare di quante risorse naturali l'uomo ha bisogno confrontandole con la capacità di rigenerazione della Terra. 
Per il calcolo dell'impronta ecologica si tiene conto di tutta una serie di parametri che prendono in considerazione il nostro stile di vita, quantità di risorse consumate e rifiuti prodotti. Ognuno di noi può calcolare la propria impronta ecologica collegandosi al sito del WWF. Ebbene tra le domande oggetto del test vi è proprio quella dedicata allo spreco alimentare e alla nostra abitudine o meno di gettare il cibo avanzato. 


La pasta arruscata
La cucina campana è una cucina molto fantasiosa e sicuramente le ricette di recupero non mancano. Quando la pasta avanza di sicuro quello che va per la maggiore è la frittata di spaghetti. Bianca o rossa che sia la frittata di pasta è un primo piatto che piace sempre tanto e che spesso viene realizzata a prescindere dall'avere o meno la pasta avanzata. 
Un altro modo per consumare la pasta al sugo che avanza, in particolare se si tratta di pasta corta e liscia è quella di ripassarla in padella e farla "arruscare" ovvero abbrustolire con l'olio, eventualmente con una bella aggiunta di formaggio grattugiato che contribuisce a formare una crosticina ancora più croccante. 
Venite con me e vediamo come realizzare questa semplice, veloce e gustosa ricetta di recupero.



La pasta arruscata
Ingredienti
- Pasta al sugo avanzata del giorno prima
- Sugo di pomodoro se avanzato 
- Olio extravergine di oliva
- Formaggio grattugiato (facoltativo)

Procedimento
- Versate un filino di olio extravergine di oliva in una padella e fatelo riscaldare
- Aggiungete la pasta, un po' di sugo di pomodoro e fate abbrustolire la pasta a fiamma dolce: il segreto è non girare subito la pasta ma aspettare che si formi la crosticina su un lato e poi rivoltare. 
- Il formaggio può essere aggiunto a piacere insieme alla pasta.
- Servire caldo. 



Ed ecco le altre ricette antispreco proposte oggi 

Trentino-Alto Adige: Polpette al formaggio con nastri di zucchine

Veneto: Crostino di sardine e cavolo rosso 

Emilia-Romagna: Tagliatelle con ragù di croste di Parmigiano Reggiano

Toscana: Zuppa ripiena del Casentino

Umbria: Panzanella umbra, ricetta della tradizione contadina

Lazio: Bucce di patate cacio e pepe

 Abruzzo:Ciaudella: la panzanella in versione abruzzese

Molise: La ciavedella

Puglia: Cialledda pugliese

Basilicata: Minestra maritata 

Calabria:  Frittata di pasta con ‘nduja di Spilinga

Sicilia: Spaghetti ca' muddica atturrata

Sardegna: Fregula istuvada


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