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venerdì 2 febbraio 2024

Zuppa di lenticchie e friarielli per la giornata mondiale dei legumi


Il 10 febbraio si celebra la giornata mondiale dei legumi, alimento che rappresenta una delle più importanti fonti sostenibili di proteine ed elementi essenziali, e per questo ritenuto importante nella lotta alla malnutrizione, proprio come gli altri legumi.
Naturalmente la nostra rubrica dell'Italia nel Piatto non poteva dedicare il tema del mese a questo alimento così buono quanto versatile in cucina. 

Per la Campania vi presento questa zuppa di lenticchie e friarielli, preparazione che non conoscevo e che ho scoperto in seguito alle mie ricerche su quale ricetta preparare per la rubrica, visto che quelle che sapevo le ho già pubblicate tutte. 

La zuppa di lenticchie e friarielli è un piatto povero della tradizione contadina che accomuna ingredienti dal sapore deciso per una combinazione dal sapor unico. 



Le lenticchie
Le lenticchie (Ervum lens) appartengono alla famiglia delle Legumonosae, la stessa dei fagioli, fave, piselli, lupini, ceci e cicerchie. La pianta di lenticchia è coltivata in tutto il mondo da millenni per le sue proprietà nutrizionali, per la facilità di coltivazione e il suo adattamento ai diversi ambienti, pur prediligendo i climi temperati. 

Perché si chiamano lenticchie?
La parte edule della pianta è rappresentata dai suoi semini dalla caratteristiche forma lenticolare, ovvero tonda e schiacciata, da cui il nome Lenticchia. I semini della lenticchia ricordano molto delle monetine: la tradizione vuole che è di buon augurio mangiarle a Capodanno. 

Le proprietà nutrizionali delle lenticchie
Come per tutti i legumi, il consumo di lenticchie è consigliato per gli elementi nutrizionali che esse contengono. Le lenticchie infatti sono ricche di sali minerali e proteine di buona qualità, tanto da essere considerate la "carne dei poveri", questi legumi hanno un ottimo contenuto di carboidrati e un buon contenuto in fibre
Le lenticchie apportano pochi grassi, che rappresentano appena l'1% (su 100 g di prodotto). Tra i sali minerali spiccano il Ferro, il Magnesio e il Potassio. Tra le vitamine ricordiamo in particolare la vitamina B1 (Tiamina) e la PP
Sono presenti anche isoflavonoidi, dei fitonutrienti ad azione antiossidante. 

Un ottimo alleato per la nostra salute
Grazie a tutti questi nutrienti le lenticchie sono utili:
  • per combattere l'anemia, grazie al prezioso contenuto in Ferro;
  • contro i radicali liberi, per l'azione antiossidante dei suoi fitonutrienti; 
  • per la regolarità intestinale, per il buon contenuto in fibre; 
  • nei casi di affaticamento e denutrizione in generale;
  • contribuiscono alla riduzione dei trigliceridi nel sangue, per la presenza della vitamina PP;
  • per favorire la concentrazione e la memoria, per la presenza della vitamina B1.

Tante varietà in commercio
In commercio troverete tante varietà di lenticchie che si differenziano per il colore del seme, dal crema al marrone scuro, dal grigio chiaro al nerastro, e per la grandezza: piccola, media e grande. Dal punto di vista nutrizionale non ci sono grandi differenze tra queste varietà, che invece possono essere diverse per i tempi e la tenuta in cottura e per il sapore. 
Tante sono anche le varietà italiane, tra cui ricordiamo: la lenticchia di Casteluccio di Norcia (IGP dal 1997) e quella di Altamura  anch'essa IGP.

I friarielli
I friarielli sono le infiorescenze della Brassica rapa, una pianta della famiglia delle Brassicaceae. Come si evince dal nome stesso, friarielli e cime di rapa si ricavano dalla stessa pianta, i primi rappresentano però la parte più giovane e tenera dell'ortaggio, per questo sono chiamati anche "broccoli di rapa".  I friarielli hanno infiorescenze piccole, steli esili e teneri, foglie piccole, se raccolti molto presto sono presenti anche foglie di forma stretta e allungata. Le cime di rapa presentano invece foglie larghe, steli più grossolani, tanto che nella pulizia di questi broccoli gli steli sono scartati, infiorescenze più grandi. 
Il loro simpatico nome "friarielli", molto usato in Campania, deriva dal fatto che questi teneri ortaggi sono consumati principalmente fritti, ovvero ripassati in padella con olio, aglio e peperoncino. La tradizione li vuole anche nella classica ricetta "salsicce e friarielli" da consumare come secondo/contorno oppure sulla omonima pizza. 


 

Zuppa di lenticchie e friarielli 
Ingredienti 
- 400 g di lenticchie 
- 2 mazzetti di friarielli
- 2 carote
- 1 costa di sedano
- 3 spicchi d'aglio
- olio extravergine di oliva
- sale 
- pane raffermo 

Procedimento
  1. Pulite i friarielli eliminando eventuali foglie ingiallite poi lavateli in acqua fredda
  2. In una padella fate insaporire l'olio con 2 spicchi di aglio poi addizionate i friarielli e lasciateli soffriggere a fiamma media fino  a che non saranno diventati teneri. Salate verso fine cottura. 
  3. A parte, lavate le lenticchie sotto acqua corrente, versatele in un tegame, addizionate uno spicchio d'aglio e coprite con acqua fredda; trasferite sul fuoco e portate a bollore.
  4. Addizionate a questo punto la costa di sedano, le carote pelate, un giro di olio ed il sale.
  5. Eliminate lo spicchio d'aglio.
  6. Fate cuocere le lenticchie per altri 30-35 minuti o come indicato sulla confezione. 
  7. Eliminate gli odori (carote e sedano) e aggiungete i friarielli alla zuppa di lenticchie. Mescolate per amalgamare gli ingredienti. 
  8. Servite con pane tostato e un filo di olio. 

ED ECCO LE ALTRE RICETTE REGIONALI PER IL TEMA DI OGGI 


Liguria: marò di fave


Lombardia: Zuppa rustica con i Fagiolini dall’occhio di Pizzighettone, i"Fasulin de l'oeucc"

https://www.pensieriepasticci.it/2024/02/zuppa-rustica-con-i-fagiolini-dallocchio-di-pizzighettone-ifasulin-de-loeucc.html 


Trentino-Alto Adige: Crema di fagioli con involtino di verza e ricotta

Veneto: Radici e fasoi, insalata di radicchi e fagioli


Friuli-Venezia Giulia:   Zuppa di orzo e fagioli
http://www.lagallinavintage.it/2024/02/zuppa-di-orzo- 


Emilia-Romagna: Pancetta e piselli https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2024/02/pancetta-e-piselli.html  


Toscana. Fagioli con l’occhio (o dall’occhio o dell’occhio) all’aretina


Umbria: Insalata di fagioli diavoli rossi con patate e cipolle 


Lazio:  Crespelle con farina di ceci


Abruzzo: Torchioli con ragù di lenticchie 


Molise: Zuppa agnonese di lenticchie e pallotte


Campania: Zuppa di lenticchie e friarielli 


Puglia: Ceci e funghi cardoncelli della Murgia


Basilicata: Cicerchie ricetta lucana con i cavatelli 


Calabria: Lagane e ceci alla calabrese  https://dolcementeinventando.com/lagane-e-ceci-alla-calabrese


Sicilia: Minestra di Lenticchie Siciliana https://www.profumodisicilia.net/2024/02/02/minestra-di-lenticchie/


Sardegna: Il minestrone di lunga vita della famiglia Melis di Perdasdefogus https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2024/01/il-minestrone-di-lunga-vita-della.html



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giovedì 2 novembre 2023

Zuppa di patate e fagioli alla morconese per l'Italia nel Piatto


Ed eccoci a un nuovo appuntamento con le amiche dell'Italia nel Piatto che  questo mese vi presentano il tema delle "Zuppe, un piatto caldo da gustare con il cucchiaio".  Naturalmente vi parleremo di piatti della tradizione regionale caldi e confortevoli, da gustare nelle fredde sere invernali. Certo fa strano parlare di inverno e di freddo in questo periodo insolitamente caldo ma sono fiduciosa e penso che prima o poi le temperature si abbasseranno, come deve essere per questo periodo.


La ricetta della trazione
Per la Campania oggi vi presento la zuppa di patate e fagioli alla morconese, un piatto tipico di Morcone un piccolo borgo nella provincia di Benevento. La ricetta è citata anche nel "Il più grande ricettario campano" di A. Molinari Pradelli, ed. Firenze. 
Come per molti piatti della tradizione regionale anche questa zuppa è fatta di ingredienti poveri e semplici che insieme regalano un gusto unico e un profumo avvolgente. 
Fagioli e patate certo non mancavano ai contadini di un tempo e preparare una zuppa sostanziosa e calda, profumata con origano fresco di montagna, da accompagnare con il pane fatto in casa, era una quotidianità che per noi oggi diventa riscoperta e comfort food. 


Qualche notizia in più su Morcone
Morcone presidia un vasto territorio di oltre 100 kmq nella valle del fiume Tammaro in provincia di Benevento, ai confini con il Molise. Siamo nelle terre degli antichi Sanniti, in uno dei più pittoreschi borghi del Sannio. Se fate un salto in questo piccolo borgo vi consiglio di visitarne il centro storico dove ancora oggi è possibile ammirare i ruderi di un castello costruito nel X secolo. Tra le tante chiese centenarie che è possibile visitare a Morcone sicuramente non è da perdere il Santuario della Madonna della Pace, dove si conserva l'antica scultura lignea della Vergine, portata qui nel XII secolo. 
Da citare sicuramente c'è anche il Convento dei Frati Cappuccini, eretto nel 1603, qui San Pio da Pietrelcina vi tenne il suo noviziato: la cella dove ha vissuto il santo è stata musealizzata ed ospita diversi paramenti e oggetti sacri appartenuti al San Pio.
Naturalmente nel vostro giro turistico non mancherete di gustare la cucina tipica di Morcone, fatta di prodotti caratteristici di questa terra, resi unici dalla sapienza e dalle tradizioni della gente del posto. 


Zuppa di patate e fagioli alla morconese 
Dosi per 4 persone 
- 800 g di patate
- 400 g di fagioli cannellini già cotti
- 2-3 spicchi di aglio 
- Origano essiccato
- Olio extravergine di oliva
- Peperoncino macinato
- Sale 
- Qualche fetta di pane raffermo  

Procedimento 
  1. Pelate e lavate le patate poi tagliatele a tocchetti piccoli
  2. In una casseruola, meglio se in coccio, fate soffriggere gli spicchi d'aglio (io li ho lasciati interi ma voi se preferite potrete fare un trito). Se lasciate gli agli interi infilzateli con un o stecchino di legno così sarà più facile tirarli via dopo. 
  3. Addizionate le patate tagliate a tocchetti e lasciate insaporire mescolando per bene, poi versate acqua calda così da coprire le patate. Lasciate cuocere per 25 minuti circa.
  4. Trascorso il tempo addizionate i fagioli con la loro acqua di cottura e lasciate andare a fuoco moderato ancora qualche minuti. 
  5. Togliete gli spicchi di aglio e insaporite con l'origano e il peperoncino.
  6. Mescolate per amalgamare i sapori.
  7. Servite la zuppa calda con un bel giro di olio extravergine di oliva e le fette di pane tostato. 


Ed ecco le altre ricette regionali per il tema di questo mese. 

Veneto: Minestra di orzo e fagioli delle Dolomiti

Friuli-Venezia Giulia:   la panada friulana

Emilia-Romagna: La zuppa del Priore 

Toscana. Acquacotta al pomodoro

Umbria: Zuppa di lenticchie e acciughe   

Marche: Minestra di ceci https://www.forchettaepennello.com/2023/11/minestra-di-ceci.htm

Lazio: Zuppa di ceci e castagne

Abruzzo: Zuppetta di farro - ricetta abruzzese

Molise:  Zuppa di cipolle in crosta di caciocavallo

Campania: Zuppa di patate e fagioli alla morconese 

Puglia: Zuppa di frutti mare

Basilicata:  Zuppa di legumi e cereali rappascione di Viggianello

Calabria: Licurdia calabrese http://www.dolcementeinventando.com/2023/11/licurdia-calabrese.html 

Sicilia: Zuppa di Pane cotto alla Siciliana

Sardegna: Pisu cun Castanza


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martedì 2 maggio 2023

Per la ricetta tratta da un libro: zuppa di fave, piselli e pancetta


Il tema di questo mese con le amiche dell'Italia nel Piatto è dedicato a una ricetta tratta da un libro di cucina regionale. Per la Campania avrei voluto postare una ricetta tratta da uno dei miei libri preferiti "A Tiella - Comme è bello o magnà", testo che fa parte della nostra famiglia da oltre 30 anni. Un libro che adoro perché ricco di ricette napoletane che oltre ad essere sfiziose e veloci sono anche alla portata di chiunque in cucina. Da questo testo ho tratto numerose preparazioni, alcune diventate miei cavalli di battaglia. 

Vi chiederete allora perché non ho usato questo libro per il tema di questo mese! Il fatto è che mi sono ritrovata con un bel secchio di fave fresche appena raccolte dall'orto e sfogliando tra i vari manuali di cucina campana che ho a casa, l'occhio è caduto su una ricetta che faceva al caso mio per consumare subito subito questi legumi. 

Il libricino in questione è La Cucina Napoletana in cento ricette tradizionali di Maria Giovanna Fasulo Rak. Un testo altrettanto ricco di spunti proprio come il primo che vi ho citato. 
Anche se datati entrambi i libri si trovano ancora sul mercato, anche se il secondo penso sia disponibile solo di seconda mano. 

Rispetto alla ricetta originale ho solo aggiunto i piselli. 


Zuppa di fave, piselli e pancetta
Fonte ricetta: La Cucina Napoletana in cento ricette tradizionali di Maria Giovanna Fasulo Rak -  Newton & Compton Editori.

Dosi per 4 persone
- 500 g di fave fresche
- 100 g di piselli novelli (mia aggiunta)
- 200 g di cipolle fresche 
- 100 g di pancetta tesa
- 25 g di lardo
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- Prezzemolo 

- Versate l'olio in una casseruola dai bordi ali, preferibilmente di coccio, e fatevi soffriggere il lardo tritato, la cipolla tagliata grossolanamente e la pancetta a dadini. 
- Quando il tutto si sarà rosolato aggiungete le fave, i piselli e il pepe. 
- Abbassate la fiamma e lasciate insaporire a tegame coperto rigirando spesso. 
- Ricoprite poi con acqua bollente, salate e continuate la cottura fino a  quando si saranno quasi sfatte. 
- La zuppa deve risultare piuttosto asciutta. 
- Poco prima di toglierla dal fuoco profumate con abbondante prezzemolo tritato e un pizzico di pepe.
- Potete anche servite la zuppa calda con un giro di olio extravergine di oliva crudo e crostini di pane


Ed ecco le altre proposte di questo mese
Emilia-Romagna. Bomba di riso alla piacentina https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2023/05/bomba-di-riso-alla-piacentina.html 
Toscana. Tortelli di acquacotta con salsa all’uovo, ricetta di Valeria Piccini (dal libro “Caino. Sapori di Maremma”)   
Umbria. Frascarelli umbri, ricetta povera da “Cucina Tuderte”
Marche.   Il Lattaiolo dal libro la cucina regionale italiana marchigiana 
Lazio. La concia di zucchine - ricetta ebraico-romanesca, liberamente tratta da “La Cucina Tradizionale Del Lazio" di Francesco Duscio  
Abruzzo. Amatriciana: storia e origini della ricetta, tratta dal libro “Itinerari d’Amore e Sapori” di Mirna Iannetti 
Molise. ‎La pizza con bicarbonato -'A pizze cù bicarbunate  da 'La cucina  termolese- Un antico matrimonio fra mare e terra'
Campania. Zuppa di fave, piselli e pancetta 
Puglia. Polpette di carne di cavallo, da "La cucina pugliese" di Luigi Sada 
Basilicata. L’ambrosia la ricetta del nettare degli dei da "Basilicata a tavola” guida gastronomica
https://www.quellalucinanellacucina.it/ambrosia-la-ricetta-del-nettare-degli-dei
Calabria. Tiana catanzarese
https://ilmondodirina.blogspot.com/2023/05/tiana-catanzarese.html.   
Sicilia. Sarde al Limone 
Sardegna. Minestra de patata arrubiata https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2023/05/minestra-de-patata-arrubiata.html



mercoledì 15 febbraio 2023

Zuppa di cavolfiore e paprika piccante


Avevo comprato dei cavolfiori con l'intenzione di farci una vellutata ma in corso d'opera ho modificato tutto perché mi era venuta voglia di zuppa. Una ricetta semplice, fatta con pochissimi ingredienti,  ma allo stesso sana e gustosa. 
Io l'ho consumata così, ma se volete è ottima anche con la pasta oppure con il riso, diventando in questo caso minestra 😅



Zuppa di cavolfiore e paprika piccante
Ingredienti  per 4 persone
- 2 cavolfiori di media grandezza
- 1 scalogno 
- 3-4 cucchiai di passata di pomodoro
- Paprika piccante q.b. 
- Olio extravergine di oliva
- Sale

Per servire
- Fette di pane raffermo

Procedimento
  1. Pulite il cavolfiore eliminando le foglie e le parti più dure, dividendolo in cimette più piccole. 
  2. Lavate i pezzi di ortaggio sotto acqua corrente.
  3. Versate l'olio nella casseruola e fate appassire lo scalogno tritato finemente.
  4. Aggiungete la salsa di pomodoro e mescolate.
  5. Addizionate anche le cimette di cavolfiore e versate tanta acqua calda quasi fino a coprire gli ortaggi.
  6. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per mezz'ora abbondante: il cavolfiore deve diventare tenerissimo e si deve sfaldare.
  7. Verso fine cottura aggiungete la paprika nella quantità che desiderate.
  8. A parte tagliate le fette di pane in piccoli tocchetti e passateli sotto al grill del forno.
  9. Servite la zuppa di cavolfiore calda, accompagnata di crostini di pane. 

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